VOCE
GAIBA
05.05.2025 - 01:03

Decine e decine di appassionati hanno lasciato Occhiobello e Rovigo alle 5 del mattino, guidati da Fiab Occhiobello Sinistra Po. Il serpentone luminoso ha attraversato argini e golene fino all’imbarcadero di Gaiba, raggiunto poco prima delle 6. Qui i ciclisti hanno trovato caffè bollente e un orizzonte pronto a tingersi di rosa. Poco dopo le 6, mentre il sole emergeva oltre il fiume, il pianoforte di Filippo Rosini ha dato il via a un set evocativo dedicato al paesaggio fluviale. Il trombone di Paolo Mancini, la chitarra di Mauro Pani e il contrabbasso di Thomas Lotti, tutti musicisti del Conservatorio Venezze di Rovigo, hanno completato un tessuto sonoro capace di fondere improvvisazione e tradizione, regalando ai tanti presenti un momento sospeso tra natura e musica.

Dopo una pausa rigenerante, condita dalla diretta di Delta Radio, all’ombra del gonfiabile, con Paolo De Grandis al microfono e tanta musica, dalle 10 lo spazio antistante l’imbarcadero si è trasformato in arena di confronto. Al talk moderato dal giornalista Luca Crepaldi, ad di Delta Radio, hanno partecipato il sindaco di Gaiba, Nicola Zanca, il collega del comune unghere gemellato di Olaszfa, Robert Fekete accompagnato da Laszlo Bona, promotore di una corsa ciclistica molto simile all’italiana Eroica. E ancora Ludovica Ramella della segreteria tecnica di Po Grande, riserva Mab Unesco e dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Denis Maragno di Fiab Amici della Bici Rovigo, Dino Lanzaretti di Bike Travel Experience e, per Aqua, Stefano Casellato e Sandro Vidali.

Al centro del dibattito il cicloturismo, visto da diverse prospettive. Partendo proprio dall’importanza di collaborazione come quelle nate dal progetto Borghi Fluviali tra Adige e Po, che Ramella di Po grande Mab Unesco ha plaudito: “Portiamo avanti collaborazioni come questa, cerchiamo di pensare in grande, con collaborazioni internazionali, insistendo sulla mobilità e l’intermodalità per lo sviluppo dei territori”. Il primo cittadino Zanca ha insistito sul tema del marketing, emerso a più riprese durante il talk: “Bisogna renderlo più efficace e più avvincente il percorso che si promuove, guardando anche a eventi con star del settore”.

Star come Dino Lanzaretti e la sua Bike Travel Experience, che promuove viaggi sulle due ruote estremi. “La cosa più importante - ha sottolineato - è trovare il modo di coinvolgere gli amanti della bici dando loro i servizi che chiedono, facendoli sudare per poter poi godere del traguardo raggiunto. È questo che chiedono, e qui in Polesine c’è tutto: le strade, il paesaggio, il cibo”. Sulle strade, ovvero le ciclabili, un po’ di lavoro c’è da fare però. A confermarlo un po’ tutti, ma soprattutto Maragno della Fiab: “Noi continuiamo il nostro lavoro di pressing nei confronti della autorità affinché le strade siano per bici e pedoni, prima che per le auto”.

In molti stati dell’Europa, del resto, è già così. Territori dove il clima non è buono come quello in Italia e dove la bici la si sfrutta al massimo per due o tre mesi all’anno. Manca il cambio di mentalità, chiesto un po’ da tutti, come ribadito da Vidali di Aqua. “Non è possibile che per un cantiere, con tutto il diritto che ha di lavorare, essendo lungo una ciclabile non ci sia la sensibilità di comunicare la chiusura della strada - le sue parole - questo esempio deve far riflettere tutti i Comuni affinché ci sia modo di dare tutti le stesse regole”. Mentre Casellato di Aqua ha chiuso ribadendo la bontà di quanto si sta facendo, cosa che ha trovato tutti d’accordo, partendo dal progetto Borghi fluviali tra Adige e Po che sta andando in questa direzione: “È lo spunto, questo, per ampliare i nostri progetti e dare maggiori contenuti, ma la strada intrapresa è quella giusta”.

Al termine, un rinfresco a base di prodotti del territorio nell’attracco di Gaiba, che ha ospitato tutto l’evento e che è stato gentilmente concesso da Telemaco Paramatti. Per chiudere una mattinata ricca di emozioni grazie anche all’impegno nell’organizzazione da parte della vicesindaco Asia Trambaioli, dei volontari di Avis Gaiba, Croce Blu Gaiba e Nucleo Polesine Anc della Protezione Civile.

Il progetto Borghi Fluviali tra Adige e Po è realizzato grazie al supporto del Ministero del Turismo, coordinato dal Comune di Fratta Polesine, in collaborazione con la Provincia di Rovigo, il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia e Fiab Amici della bici di Rovigo.
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