Cerca

Castelnovo Bariano

Ore 21.48: incubo finito, disinnescata la bomba

Niente botto: un bagliore illumina la notte dopo lunghe ore di passione. I 142 sfollati possono tornare a casa.

E’ stato un lungo pomeriggio di passione, quello vissuto oggi dai 142 residenti di Castelnovo Bariano che hanno dovuto passare la giornata fuori casa in attesa che la bomba americana da 250 libbre rinvenuta a Moglia di Sermide e Felonica venisse fatta brillare dagli uomini del Genio guastatori di Cremona. E ancora più lunga è stata la serata, perché man mano che i minuti passavano, l’ovvia mancanza di informazioni su come stesse andando l’intervento ha reso snervante l’attesa.

In attesa del botto liberatorio, che non c’è stato. Perché la deflagrazione è stata perfetta: nessuna esplosione, ma solo un forte bagliore che ha illuminato la notte alle 21.48 in punto. Gli artificieri del Genio, insomma, sono riusciti, esattamente nei tempi previsti, a far saltare il meccanismo d’innesco. Poi, dopo aver atteso un’altra mezz’ora (ma questa volta con tutto un altro spirito) per consentire la saturazione, l’emergenza si è potuta finalmente concludere, e chi ha voluto ha potuto fare ritorno nelle proprie case, sia nella zona rossa - evacuata la sera di mercoledì 30 aprile, ormai una settimana fa - che in quella gialla, sgomberata oggi proprio in vista del brillamento dell’ordigno.

Una lunga giornata iniziata già in mattinata: entro le 13, infatti, i residenti nella zona gialla, quella che andava dai 1.264 ai 1.681 metri dal punto in cui è stato rinvenuto l’ordigno, hanno dovuto lasciare le proprie case. Interessate, a Castelnovo Bariano, 60 abitazioni e 120 persone. Subito dopo, gli abitanti della zona rossa, fuori di casa da una settimana intera (800 persone a Moglia, 22 in Polesine) hanno potuto rientrare nelle proprie case per attuare le misure di mitigazione del rischio disposte dalla prefettura: finestre aperte con adesivi a impedire la scheggiatura dei vetri, e balconi e imposte chiuse. La procedura prevista per evitare danni da onda d’urto.

In municipio a Castelnovo Bariano, nella sala consiliare, allestito il centro di accoglienza per i residenti evacuati: vi ha fatto ricorso, però, soltanto una famiglia, di origini marocchine, di quattro persone. A prendersi cura di loro, papà, mamma e due figli, la Croce rossa, che ha servito anche pranzo e cena, oltre a intrattenere i bambini. Sul posto, anche il servizio di assistenza psicologica. Tutti gli altri 138 residenti coinvolti nell’evacuazione hanno trovato sistemazioni alternative, ospitati da amici o parenti.

Ai varchi di accesso alla zona gialla e a quella rossa, sulle vie Argine Po, Giacciana, Spinea e Matteotti, i carabinieri, la guardia di finanza, gli uomini della polizia locale, della polizia provinciale, e i volontari della Protezione civile, hanno vigilato per l’intera giornata, impedendo l’accesso a chiunque. “E’ andato tutto bene, i nostri concittadini sono stati ligi alle prescrizioni e le hanno attuate offrendo la loro massima collaborazione”, tira le somme a fine giornata il sindaco Monica Ferraccioli. Ora questo incubo è davvero alle spalle.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400