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I daini invadono i paesi: è allarme

Preoccupazione per la sicurezza stradale

Daini in città: un'emergenza da affrontare nel Basso Ferrarese

Nel cuore del Basso Ferrarese, una nuova sfida si profila all'orizzonte: l'invasione dei daini nei centri abitati. Un fenomeno che sta destando preoccupazione tra i residenti e le autorità locali, soprattutto per i rischi legati alla sicurezza stradale. A Pontelangorino, Comacchio, Lagosanto, Codigoro e Mesola, gli avvistamenti di questi eleganti animali sono in costante aumento, sollevando interrogativi urgenti su come gestire la situazione.

La sindaca di Codigoro, Sabina Alice Zanardi, ha lanciato l'allarme, segnalando il problema alla Regione Emilia Romagna. "Abbiamo visto le foto dei daini in piazza a Pontelangorino e abbiamo immediatamente coinvolto la nostra Polizia locale", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di un intervento tempestivo. I residenti, preoccupati per la possibilità di incidenti stradali, chiedono misure concrete, come l'impiego di coadiutori per gestire la popolazione di daini.

Massimiliano Costa, direttore dell'ente di gestione per i parchi e le biodiversità – Delta del Po, ha fornito un quadro dettagliato della situazione. "Nel Parco e al Lido Volano dimorano complessivamente 630 daini", ha spiegato, aggiungendo che il monitoraggio è costante. Tuttavia, i daini avvistati nei centri abitati non rientrano nell'area del Parco, complicando ulteriormente la gestione del fenomeno.

Nel 2023, un bando per il controllo della popolazione di daini è andato deserto, evidenziando la complessità della situazione. "Il daino è una specie cacciabile, ma non viene cacciato da nessuno", ha osservato Costa. La Regione Emilia Romagna è chiamata a intervenire nelle aree esterne al Parco, ma la soluzione non è semplice. La drastica riduzione dei daini nella pineta di Classe, a fronte di un aumento al Lido Volano, complica ulteriormente il quadro.

La presenza di due nuclei di lupi nella pineta di Classe ha contribuito alla diminuzione dei daini in quella zona, mentre l'assenza di predatori naturali al Lido Volano ha favorito la loro proliferazione. Costa rassicura che non vi è alcuna interazione tra lupi e turismo, ma la questione resta aperta: come trovare un equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la sicurezza delle comunità locali? In un contesto in cui la convivenza tra uomo e natura diventa sempre più complessa, il Basso Ferrarese si trova di fronte a una sfida che richiede soluzioni innovative e concertate. La collaborazione tra enti locali, Regione e comunità è fondamentale per affrontare un problema che non può più essere ignorato.

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