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Obesità infantile: è allarme vero

Rischi cardiovascolari e carenze vitaminiche

"Tre bimbi su dieci sovrappeso": è allarme

Cosa succede quando i chili di troppo diventano un peso insostenibile per la salute dei nostri giovani? Secondo una recente ricerca della Fondazione Foresta, l'obesità infantile e adolescenziale sta raggiungendo livelli allarmanti, con conseguenze che vanno ben oltre l'estetica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che il numero di bambini e adolescenti obesi è aumentato di dieci volte negli ultimi 40 anni. In Europa, quasi un bambino su tre è in sovrappeso o obeso, e l'Italia non fa eccezione: il 43% degli adulti e oltre il 22% degli adolescenti italiani sono in eccesso ponderale.

In Italia, la situazione è particolarmente critica nel Sud, dove le regioni come la Campania e la Puglia registrano tassi di obesità tra i giovani superiori al 25-30%. Al contrario, nel Nord, regioni come il Trentino Alto Adige mostrano valori inferiori al 15%. Questo gradiente geografico evidenzia una disparità che non può essere ignorata. Il professor Carlo Foresta, promotore del "Progetto Scuola" di prevenzione andrologica, sottolinea che l'obesità adolescenziale non è solo un problema temporaneo, ma un predittore di rischio cardiovascolare e di altre complicazioni come disfunzioni sessuali e problemi di fertilità.

Il "Progetto Scuola" della Fondazione Foresta Ets, avviato a Padova, ha coinvolto quasi seimila studenti delle scuole superiori, rivelando che i giovani maschi sono più frequentemente obesi rispetto alle coetanee. Le conseguenze sulla salute sono significative: il 20% degli obesi dichiara di avere almeno una disfunzione sessuale già a 18 anni, e sono presenti fattori di rischio cardiovascolare tipici dell'adulto, come ipertensione e iperglicemia.

Uno studio condotto in collaborazione con il professor Andrea Di Nisio dell'Università Pegaso ha messo in luce un altro aspetto preoccupante: la diffusa carenza di vitamina D tra i giovani. Il 92% dei ragazzi obesi e il 76% dei normopeso presentano livelli insufficienti di questa vitamina, che si è rivelata un indicatore indipendente di accumulo di fattori di rischio cardiovascolare. Nei casi di carenza grave, il rischio di sviluppare tali fattori risulta addirittura raddoppiato.

Il professor Foresta conclude che l'obesità adolescenziale espone i ragazzi a rischi cardiometabolici che, se non corretti, possono evolvere in patologie cardiovascolari severe. Inoltre, il rischio di ipogonadismo e infertilità è confermato da studi che mostrano come la funzionalità testicolare del giovane obeso sia già alterata durante l'adolescenza. In un contesto dove l'obesità giovanile continua a crescere, è fondamentale promuovere interventi di prevenzione e sensibilizzazione per garantire un futuro più sano alle nuove generazioni.

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