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Nuovo Codice della Strada

Guida sotto l'effetto di droga: cambia tutto

La circolare: sanzioni solo se l'alterazione è accertata al momento della guida

Nuovo Codice della Strada: la svolta sulle sanzioni per guida sotto effetto di droghe

Un cambiamento significativo si profila all'orizzonte per chi guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti in Italia. La recente circolare inviata alle prefetture e alle forze dell'ordine, che chiarisce l'applicazione del nuovo Codice della Strada approvato nel novembre 2024, segna un netto cambio di rotta rispetto all'interpretazione iniziale del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. La nuova direttiva stabilisce che non basta più il semplice riscontro di sostanze nel corpo per procedere con sanzioni: è necessario dimostrare che queste abbiano alterato la capacità di guidare al momento del controllo.

Il nuovo approccio risponde ai dubbi sollevati dal tribunale di Pordenone, che aveva chiesto alla Corte costituzionale di valutare la legittimità del codice. Il caso emblematico riguardava una donna che, dopo un incidente, aveva ammesso di aver assunto ansiolitici e farmaci contenenti codeina. Le analisi avevano mostrato una positività agli oppiacei nelle urine, ma non nel sangue, suggerendo che l'assunzione fosse avvenuta ben prima dell'incidente. Questo ha portato il gip Milena Granata a sollevare la questione di legittimità costituzionale sull'articolo 187 del Codice della Strada, che fino ad allora puniva chiunque risultasse positivo a sostanze stupefacenti, indipendentemente dall'effettiva alterazione psico-fisica.

La circolare introduce una procedura più rigorosa e scientifica per accertare l'effettiva alterazione psico-fisica. Non sarà più un medico a valutare lo stato di alterazione, ma le forze dell'ordine attraverso un test salivare preliminare. In caso di positività, due campioni di saliva verranno prelevati e analizzati in laboratorio. Solo i metaboliti attivi, che indicano un effetto ancora in corso, potranno portare a un'incriminazione. I test delle urine, non indicativi di un'intossicazione in atto, sono esclusi dalla procedura.

Un aspetto cruciale della nuova direttiva è l'esclusione delle sanzioni per chi assume farmaci prescritti contenenti oppioidi o psicofarmaci, che potrebbero risultare positivi ai test ma non alterare la capacità di guida. Questo passaggio tutela i pazienti da ingiuste penalizzazioni, riconoscendo la differenza tra uso terapeutico e abuso di sostanze.


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