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L’analisi

Lavoro, la strada dell’inclusione

In Polesine 1.200 occupati con disabilità, il 35% ha un contratto part time. I disoccupati sono 1.300

Lavoro, la strada dell’inclusione

Nel 2024 le persone con disabilità occupate in provincia di Rovigo ammontavano a 1.200, in 914 aziende, prevalentemente tra i 30 e i 54 anni, con contratto a tempo indeterminato e su chiamata nominativa da parte delle imprese, con qualifica di impiegati o operai. Il 35% ha un contratto di lavoro part time. Il principale settore di impiego, soprattutto per le donne, è quello dei servizi, il 59%, e in particolare servizi alla persona e commercio al dettaglio. Gli uomini sono invece più frequenti nei comparti industriali del metalmeccanico, dell’industria della carta-stampa, dell’industria chimica e plastica, e dell’industria farmaceutica. I disoccupati con disabilità iscritti ai Centri per l’impiego del Polesine sono 1.300, il 64% dei quali con capacità lavorativa attuali, ma quelli attualmente alla ricerca di un lavoro sono circa 900. A quattro anni di distanza dall’ingresso in disoccupazione poco più della metà dei disoccupati risulta occupato, cui si aggiunge un 20% di persone che ha avuto rapporti di lavoro nel periodo considerato e un 28% che risulta non aver avuto alcun rapporto di lavoro, la maggior parte dei quali con una percentuale di invalidità elevata o con disabilità psichica o intellettiva.

Questi i dati diffusi giovedì mattina, nella sede della Camera di Commercio di piazza Garibaldi, nel sesto appuntamento di “Abili al Lavoro: collocamento mirato e opportunità per le imprese”, promosso dalla Regione Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con Unioncamere del Veneto, nell’ambito della campagna di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità di inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Ad aprire i lavori, il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone, che ha sottolineato: “L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità richiede strumenti mirati, competenze specifiche e una rete di servizi capillare sul territorio, capaci di conciliare le esigenze della vita lavorativa con quelle famigliari”. L’assessore al Lavoro, Politiche sociali e per l’accoglienza, l’inclusione e la disabilità del Comune di Rovigo, Nadja Bala, invece, ha rimarcato: “Una persona con disabilità non è la sua disabilità, ma una persona che utilizza competenze e abilità in maniera differente: per questo è importante continuare a investire in percorsi di formazione, accompagnamento e inserimento lavorativo, di cui peraltro io stessa in passato sono stata fruitrice, e in azioni di informazione e comunicazione come questa, perché è solo attraverso la collaborazione tra istituzioni e imprese che possiamo dare a chiunque ne abbia bisogno l’opportunità di un lavoro e, anche attraverso di esso, la possibilità di una vita indipendente”.

La responsabile dell’attività di orientamento al lavoro e nuova impresa della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, Monica Guariento ha evidenziato come “sensibilizzare la società civile e in particolare i più giovani alla prospettiva di un mondo lavorativo inclusivo è uno dei compiti che come sistema camerale stiamo portando avanti in ottica di orientamento al lavoro”.

Nel corso della mattinata, Laura Mulas, ricercatrice dell’Osservatorio regionale mercato del lavoro, ed Eleonora Sposato, di Veneto Lavoro, hanno illustrato i principali dati sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e sui livelli di partecipazione alle politiche attive del lavoro. Valentina Riatti e Raffaella Mantoan, educatrici dell’Ulss 5 Polesana, hanno invece presentato il Servizio di integrazione lavorativo, strumento di mediazione verso un mondo del lavoro che si riveli accessibile e inclusivo per le persone con disabilità e svantaggiate. In chiusura, Leonardo Beccati di Confindustria Veneto Est, Giulia Casarin di Legacoop, Carlo Adelchi Castrignanò dei Aism Veneto, Lorenza Cervellin della Uil e Roberto Sartore di Confprofessioni Veneto, hanno dato vita a una tavola rotonda incentrata sulle misure e alle azioni che si sono rivelate maggiormente efficaci nel favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, nonché gli interventi su cui è invece necessario investire maggiormente. Michela De Sandre della Direzione Lavoro della Regione ha illustrato gli interventi previsti dal Programma regionale di interventi in tema di collocamento mirato dedicati agli studenti e alle loro famiglie, Fabio Becchelli, dirigente di Veneto Lavoro per gli Ambiti di Rovigo e Padova ha parlato di “accomodamenti ragionevoli” e Barbara Pascucci, specialista di Veneto Lavoro in materia di collocamento mirato, ha illustrato le opportunità offerte dalle Convenzioni articolo 14.

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