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Nuovo codice della strada

Droghe, farmaci e multe: ecco tutte le novità

Cosa cambia e cosa resta invariato

codice della strada e droghe: nuove direttive e sfide per la sicurezza stradale

Cosa succede quando la guida incontra l'assunzione di sostanze stupefacenti? È una domanda che si pongono in molti, soprattutto alla luce delle recenti direttive del governo italiano. Il dibattito sulla sicurezza stradale si arricchisce di nuovi capitoli, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha recentemente smentito cambiamenti nella politica di tolleranza zero per chi guida sotto l'effetto di droghe. Tuttavia, una circolare congiunta del Ministero dell'Interno e della Salute, datata 11 aprile, ha introdotto alcune precisazioni significative.

Il cuore della questione risiede nella necessità di dimostrare un collegamento diretto tra l'assunzione di droghe e la guida. La circolare chiarisce che il periodo di assunzione deve essere "prossimo" al momento in cui ci si mette al volante, in modo che la sostanza produca ancora effetti durante la guida. Questo viene accertato attraverso analisi di campioni ematici o del fluido del cavo orale, eseguite secondo le linee guida forensi del 2022. Questi test devono avvenire in condizioni controllate, con campioni conservati a 4 gradi e in doppio esemplare per eventuali controanalisi.

Nonostante il principio di base rimanga invariato, ovvero punire chi guida sotto l'effetto di droghe, emergono nuove sfide. La polizia dovrà investire in strumenti adeguati e nella formazione degli agenti per eseguire i controlli. Inoltre, la Corte Costituzionale è chiamata a esprimersi su questioni sollevate dal tribunale di Pordenone riguardanti l'articolo 187 del nuovo Codice della Strada, in particolare sulla cura con farmaci contenenti sostanze psicotrope.

I test possono essere effettuati dalle forze dell'ordine su strada o dai medici in ospedale. Il primo passo è uno screening tossicologico sul fluido del cavo orale. Se il conducente risulta positivo, viene informato sulle modalità della procedura di controllo, che prevede un ulteriore prelievo con due tamponcini nella cavità orale. I campioni vengono poi inviati a un laboratorio di tossicologia forense per la validazione dei risultati.

Anche chi assume farmaci può rischiare di risultare positivo ai test. In questi casi, è fondamentale che il fermato dichiari i farmaci assunti o presenti una certificazione medica. Questo contribuisce a una valutazione completa degli accertamenti tossicologici. Se il guidatore è incosciente dopo un incidente, il personale sanitario è obbligato a effettuare il test, attribuendo alta priorità alle operazioni di accertamento. Le nuove direttive rappresentano un passo avanti nella regolamentazione della guida sotto l'effetto di droghe, ma sollevano anche interrogativi su costi, formazione e possibili contenziosi legali. La sicurezza stradale è un obiettivo comune, ma richiede un equilibrio tra rigore normativo e praticabilità operativa.

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