Cerca

rovigo

Il via tra salmi e miniature

E' il Festival Biblico

Il via tra salmi e miniature

È sotto i dipinti centenari della cappella Sistina del Polesine, la Rotonda, che ieri sera si è aperto ufficialmente il Festival Biblico a Rovigo, proprio come in vaticano, con una fumata bianca. Passerà alla storia la 21esima edizione della kermesse. E’ stata inaugurata nei momenti concitanti dell’elezione di Leone XIV, nel tempio cittadino alla presenza del Vescovo della diocesi di Adria-Rovigo, Pierantonio Pavanello, del vicesindaco Andrea Bimbatti, Sandra Bedetti, consigliere della fondazione Cariparo, Maria Cristina Acquaviva presidente del Cur, Adriano Mazzetti, presidente del sindacato della Rotonda.

Che cos’è l’uomo? Chi ci farà vedere il bene? Di chi avrò paura? Fino a quando? Sono queste alcune domande che, più frequentemente ritornano nel libro dei salmi; una raccolta che, nel mezzo della Bibbia, esprime in tutte le sue parti l’intrinseco rapporto di umanità fra l’uomo e Dio, dall’espressione della gioia, del ringraziamento, fino alle nubi della desolazione che si tingono di rabbia, tristezza ma anche bisogno di conforto. Un grido che sale verso l’alto, un’invocazione comune, ecumenica, interreligiosa. Ne ha dato prova proprio il concerto in apertura della serata. Cantati da Roberto Spremulli, Matteo Romano, Gioni Pohrib e Nicolae Budui, i salmi sono stati poi illustrati nell’ambito dell’inaugurazione della mostra “Salmi. Voci e immagini dell’arte”.

Curata da Mattia Tridello, l’esposizione è stata mostrata in anteprima ai presenti mentre, da oggi alle 14, fino a domenica 11 sarà visibile in Pescheria nuova, con visita guidata gratuita sabato pomeriggio alle 16.30. “Occasione di grande rilievo che arricchisce la città e porta il tema tra i luoghi fondamentali del nostro patrimonio” ha sottolineato Bimbatti, seguito da Pavanello: “Momento storico aprire il festival in questi momenti. Un collegamento ideale con piazza San Pietro che comunica unità, rimarrà storico senz’altro”. Plauso da Bedetti che ha ribadito l’importanza di promuovere queste iniziative.

“I salmi sono sempre stati motivo di ispirazione per gli artisti di tutti i secoli: dalle miniature medievali ai gioielli rinascimentali, qui esposti, l’arte ne ha tradotto le parole in immagini, opere che ancora oggi parlano e interrogano sulle domande della vita” ha sottolineato il curatore, introducendo le riproduzioni della celebre Bibbia di Borso d’Este, esposte in mostra. Insieme a queste, il percorso analizza la grande stagione dell’arte ferrarese a Rovigo. Con l’obiettivo di raccontarne le curiosità e la grande eredità quasi sconosciuta, si susseguono ceramiche graffite estensi e corali miniati del XVII secolo. Un unicum nell’arte che ha accompagnato l’inizio di un festival, e di un nuovo capitolo per la storia della Chiesa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400