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TERRITORIO

“Adria scommetta sul branzino”

Il biologo Furlan: “La città etrusca crei un’accademia per valorizzare questa eccellenza ittica del Delta”

“Adria scommetta sul branzino”

Wander Furlan, biologo marino

Furlan: “La città etrusca crei un’accademia per valorizzare questa eccellenza ittica del Delta”

“La città etrusca potrebbe recuperare un ruolo da protagonista nell’area del Parco del Delta del Po promuovendo la valorizzazione del branzino, noto anche come spigola, una delle eccellenze ittiche del territorio”: è la proposta lanciata da Wander Furlan, biologo marino, storico esponente dell’autonomismo veneto. Attualmente in pensione, negli anni Ottanta è stato uno dei protagonisti del progetto ministeriale per la riproduzione artificiale del branzino.

Quindi spiega: “Un gruppo di amici ha tentato di promuovere un sito in internet chiamato ‘Accademia del branzino’ per sensibilizzare enti pubblici dal parco ai comuni, dagli istituti scolastici ai ristoratori e albergatori, nella prospettiva di conseguire tre obiettivi: completare le informazioni sul sito per renderle fruibili a un pubblico più vasto; organizzare un convegno sulla storia della vallicoltura ittica polesana; organizzare un ricettario polesano sulle modalità di preparazione del branzino”. Per poi aggiungere: “In questo contesto Adria ha tutte le caratteristiche per svolgere un ruolo di primo piano nella valorizzazione storico-culturale, partendo proprio dal dar vita a un’accademia, o qualcosa di simile, sulla scia di quella del tartufo”.

Mettendo in campo la propria formazione ed esperienza professionale, Furlan ricorda che “il branzino è una specie ittica autoctona presente in tutto il Mediterraneo ma che nella fascia costiera dell'alto Adriatico e in particolare nelle valli da pesca del Delta del Po ha trovato la sua massima diffusione; fra l'altro è anche un ottimo predatore del granchio blu.

Infatti queste aree, per le loro caratteristiche geomorfologiche, ovvero bassi fondali, e la qualità delle acque salmastre e ricche di nutrienti costituiscono un ottimo habitat per la crescita e conferisce qualità organolettiche pregevoli. Ne sanno qualcosa gli albergatori napoletani quando a Natale venivano nel Delta ad acquistare branzini e anguille delle valli di Comacchio”. Attualmente la produzione del branzino avviene prevalentemente in gabbie galleggianti in mare aperto lungo la costa adriatica dell’ex Jugoslavia, quindi Grecia e Spagna, con semina di novellame proveniente da riproduzione artificiale. Invece qualche valle del Delta esercita una produzione di nicchia.


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