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Adria

Addio a suor Ausilia

"Un angelo in terra"

Addio a suor Ausilia

Si è diffusa in lampo a metà pomeriggio la notizia della scomparsa di suor Ausilia. Da un mese era ricoverata in ospedale, lo stato di salute registrava alti e bassi, poi negli ultimi giorni si è visto che via via stava perdendo le forze. Era ormai prossima a varcare il secolo.

Il rito delle esequie sarà celebrato mercoledì 14 maggio alle 11 in Cattedrale, poi la salma sarà inumata nel cimitero monumentale di Torino. Questa sera alle 21 nella chiesa di san Vigilio viene recitato il rosario comunitario in suo suffragio. Quanti desiderano esprimere riconoscenza e gratitudine a suor Ausilia possono aiutare con una libera offerta la comunità delle suore Carmelitane di Adria.

Era nata a Modena ma trascorse l’infanzia in provincia di Parma: al secolo era Anna Maria Rambelli, poi quando entro nella congregazione delle Carmelitane di Santa Teresa di Torino, prese il nome di suor Maria Ausilia del Sacro Cuore e dedicò gran parte della sua lunga vita all’infanzia nell’asilo Maria Immacolata in via Turati. Le sue mansioni erano prevalentemente in cucina.

In una nota l’arciprete della Cattedrale monsignor Fabio Finoltello sottolinea che “ha donato tutta la sua vita alla città e alla comunità cristiana adriese, educando molteplici generazioni di uomini e donne oggi divenuti padri, madri, nonni e nonne. Il bene che ha seminato e la profonda riconoscenza che sentiamo in queste ore, ci aiutano a raccogliere l'invito delle suore Carmelitane alla preghiera, specialmente nei due momenti previsti, e alla condivisione fraterna nella carità”.

Unanime e profondo il cordoglio della città. “Apprendo con profondo dolore - afferma il sindaco Massimo Barbujani - che suor Ausilia è salita in cielo e ha raggiunto la casa del Santo Padre. Ha cresciuto generazioni intere con ineguagliabile bontà, dedizione, pazienza, mitezza, sorretta da una grandissima fede. Ho avuto la fortuna di conoscerla e questa notizia rattrista tutta la nostra comunità”.

Aggiunge l’assessore Giorgio Crepaldi: “Credo che ci abbia lasciati una delle persone più buone e gentili mai viste, saranno fortunati lassù a poter gustare le sue famosissime (e buonissime) polpette”.

Parole commosse da Marco Doati, direttore artistico del teatro Ferrini. “E’ stata un angelo in terra - dice - la testimonianza che Cristo è amore con l’esempio quotidiano in tutta la semplicità umana possibile. Grazie di tutto: il Paradiso ti attende, prega per noi che ti abbiamo avuto come esempio da portare per sempre nel cuore”.

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