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verso il referendum

Landini a Rovigo: “Investimenti e tutele per il rilancio”

“Occorre migliorare diritti di lavoratori e persone. Rivedere la politica industriale per un nuovo sviluppo”

Landini a Rovigo: “Investimenti e tutele per il rilancio”

“Occorre migliorare diritti di lavoratori e persone. Rivedere la politica industriale per un nuovo sviluppo”

E’ giusto votare ai referendum dell’8 e 9 giugno per dare maggiore dignità e diritti ai lavoratori. E per rilanciare la politica industriale del nostro paese, ferma da troppi mesi”. Parole pronunciate da Maurizio Landini, segretario generale nazionale della Cgil, ieri a Rovigo per promuovere la campagna referendaria. Al teatro Duomo do Rovigo il numero uno della Cgil ha incontrato iscritti, cittadini, lavoratori all’incontro organizzato dalla Cgil. Sul palco, con Landini, dopo l’introduzione del segretario polesano del sindacato Pieralberto Colombo, c’erano Gabriele Piazzoni, segretario nazionale Arcigay e l’avvocato Maria Monica Bassan, delle Acli di Rovigo.

Al referendum dell’8 e 9 giugno la Cgil sostiene cinque “”, in altrettanti quesiti referendari. Landini ha spiegato i motivi di questo appoggio: “Invitiamo tutte le persone ad andare a votare perché con questo voto si aumentano i diritti delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare. Si riduce la precarietà che colpisce i giovani. Si interviene per ridurre le morti sul lavoro e per cancellare la logica del subappalto. Si vuole ripristinare la tutela contro i licenziamenti, non solo nelle grandi imprese, ma anche nelle piccole imprese dove lavorano milioni di persone, e allo stesso tempo si vogliono estendere i diritti di cittadinanza a quelle persone che da anni lavorano da noi, pagano le tasse da noi e contribuiscono alla crescita del nostro Paese. Se raggiungiamo il quorum, e questo è l'obiettivo, migliorano i diritti e la vita delle persone”.

A margine dell’assemblea il segretario nazionale della Cgil ha analizzato la situazione economico-produttiva del Paese e del Polesine (imprese in calo e tante ore di cassa integrazione): “C'è bisogno di rilanciare gli investimenti e di superare la logica di una competizione giocata sulla riduzione dei diritti. Siamo di fronte, in Italia, al 24esimo mese di calo della produzione industriale, cosa che sta aprendo la strada a un aumento della cassa integrazione. Paghiamo il ritardo che c'è stato sul piano degli investimenti delle politiche industriali. Nel dire che bisogna rimettere al centro il lavoro e i diritti, poniamo proprio il problema di un rilancio del lavoro. Siamo in un Paese in cui per assurdo sono aumentati i profitti ma stanno calando i salari, ma soprattutto son calati gli investimenti perché i profitti sono andati in dividendi agli azionisti e non sono stati reinvestiti. Senza investimenti il lavoro non lo crei e non si interviene sui nuovi modelli e non si sviluppa il territorio”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    14 Maggio 2025 - 08:03

    se pe r i sindacati è tutto cosi' semplice,perchè non gestiscono in proprio le aziende??

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