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VIABILITA’

“Code e smog, la rotonda è urgente”

L’appello degli utenti: “Da casa partiamo 5-10 minuti prima”. “L’odore degli scarichi arriva negli uffici”

“Code e smog, la rotonda è urgente”

L’incrocio tra viale della Pace e via Gramsci continua a rappresentare un punto critico per la viabilità di Rovigo. La tanto attesa rotatoria ‘Da Ponta’, promessa da tempo per risolvere il nodo del traffico, è ancora ferma ai blocchi di partenza. E intanto, chi percorre quotidianamente quel tratto di strada, si trova a fare i conti con lunghe attese, smog e disagi sempre più evidenti.

La voce di chi vive questa situazione ogni giorno è chiara: “Fate presto la rotatoria”. Ilenia, ad esempio, non ha dubbi: “A Rovigo servirebbero più rotonde per rendere il traffico più agevole. Questo semaforo, in particolare, è veramente lungo: a volte si sta fermi oltre i dieci minuti”.

Riccardo segnala anche l’impatto ambientale del problema: “Questo incrocio crea moltissimo disagio. Le persone cercano, per quanto possibile, di evitare il semaforo. Si crea anche un problema di inquinamento: le macchine restano ferme per così tanti minuti ed è un problema soprattutto per i residenti della zona. Speriamo che al più presto arrivino le autorizzazioni per iniziare i lavori della rotatoria”.

Anche Dominga esprime rammarico per l’ennesimo rinvio: “È un peccato che il progetto sia stato nuovamente rimandato. La rotatoria avrebbe sicuramente aiutato la viabilità e ridotto l’emissione di smog causata dalle lunghe attese al semaforo”.

A preoccupare Dario, invece, è la sicurezza, oltre all’utilità dell’intervento: “La rotatoria sarebbe decisamente utile, visto che a questo semaforo si perde moltissimo tempo. Io però non vedo lo spazio per poterla realizzare; bisognerà vedere come decidono di strutturarla. Spero non passi vicino all’edificio dell’autoscuola, altrimenti può diventare pericolosa per gli studenti che frequentano il corso di teoria, con l’aula a pochi metri dalla strada”.

Tatiana sottolinea i limiti dell’attuale sistema semaforico e critica la scelta di rimandare: “Il semaforo dura un’eternità, e a parer mio è stato uno sbaglio rimandare nuovamente i lavori per la rotatoria. Da quel che ho sentito dire, il progetto è stato rinviato a causa degli spazi”.

Daniela vive il disagio sulla propria pelle ogni mattina: “La rotatoria è necessaria, perché l’incrocio crea moltissimo disagio. Bisogna aspettare minimo tre minuti prima di poter proseguire. L’unica soluzione è partire da casa almeno cinque minuti prima. Per me la rotatoria è indispensabile”.

Infine, Rossano, titolare di un’attività proprio nei pressi dell’incrocio, racconta come il problema abbia un impatto anche sul suo lavoro: “Ho l’attività qui dal 2020 ed è da allora che aspettiamo la realizzazione della rotatoria. Il semaforo è lunghissimo e incrocia tante strade. Se il progetto andasse in porto, sicuramente il flusso del traffico migliorerebbe, anche perché è una strada di grande comunicazione, molto trafficata a tutte le ore, incrociando viale della Pace con via Gramsci. Le macchine rimangono a lungo ad aspettare il verde davanti al mio studio e, nelle ore di punta, mi risulta impossibile tenere la porta aperta a causa dell’inquinamento. Speriamo che il progetto, prima o poi, venga attuato per risolvere, almeno in parte, il problema”.

Tra promesse non mantenute e voci sempre più impazienti, la rotatoria ‘Da Ponta’ resta una necessità che attende di diventare realtà. Mentre le auto restano “ferme al semaforo”, la città aspetta che, almeno per i lavori, scatti finalmente il verde.

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