VOCE
occhiobello
14.05.2025 - 20:00
Oltre 3.000 chilometri in Vespa per raggiungere Gijon, nel nord della Spagna, partecipare al raduno “Vespa World Days 2025” dall’1 al 4 maggio e tornare a casa, pieni d’entusiasmo e arricchiti dall’esperienza vissuta tra l’amore per questo ciclomotore e la gioia che, inevitabilmente, si respira prima, durante e dopo un viaggio di questa portata.
Sauro Bertelli, Luca Domeneghetti e Tonino Triolo, tre “vespisti” iscritti al Vespa Club di Occhiobello, hanno completato un’impresa importante che li ha portati da Occhiobello a Genova, dove si sono imbarcati, Vespe al seguito, sul traghetto per Barcellona e, dalla capitale catalana, hanno attraversato tutta la Spagna per raggiungere Gijon, cittadina del nord della Spagna, puntuali all’appuntamento con il raduno internazionale che ha riunito migliaia di colleghi vespisti.
A Gijon fino al 4 maggio e poi il viaggio di ritorno, tutto compiuto a bordo delle fidate e affidabili compagne di viaggio a due ruote, una bianca, una verde e una rossa, a chiudere un viaggio che, evidentemente, è stato qualcosa in più di un semplice spostamento, quasi un’affermazione della simbiosi tra l’uomo e il mezzo che a bordo di questo mezzo, che impropriamente definiamo ciclomotore.
La Vespa, per molti italiani e per tantissimi in tutto il mondo, è qualcosa di più di un mezzo a due ruote, non è una moto, oggi, genericamente, potrebbe essere definito scooter, ma pensare di rinchiudere un mezzo brevettato nel 1946 all’interno di parametri generici è, in embrione, un errore. La Vespa è la Vespa, non altro, e la sua genesi, e la sua storia, lo racconta con precisione, già partendo dal presupposto che il suo ideatore, il progettista Corradino D’Ascanio, odiava le motociclette. E così, seguendo le conoscenze di ingegnere aeronautico, D’Ascanio inventò la prima moto a scocca portante, priva di struttura tubolare in acciaio e, grazie a questo, priva di tunnel centrale.
Tantissimi i modelli prodotti, la Vespa entra ben presto nella vita quotidiana degli italiani, arriva al cinema in decine di film: da Vacanze romane a Scarface e, ad oggi, è certamente un mezzo in grado di unire vecchie e giovani generazioni. Il recente raduno di Gijon cui hanno partecipato i vespisti occhiobellesi ne è la testimonianza concreta, ma sono centinaia i raduni che ogni anno portano gli amanti di questo scooter ad incontrarsi e condividere, lo ribadiamo, l’amore per la Vespa. E la Vespa continua e continuerà ad essere considerata qualcosa più di un ciclomotore.
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