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SICUREZZA

Allarme truffe: cellulari sotto attacco

Spoofing, phishing e altre minacce, le strategie per proteggersi

Smartphone sotto attacco: come difendersi dalle truffe digitali

Ogni giorno, milioni di utenti si trovano a fronteggiare un vero e proprio campo minato di truffe e pratiche invasive, che spaziano dallo spoofing al phishing, fino alle chiamate di recruiting fraudolente. Queste minacce non solo mettono a rischio i nostri dati personali, ma possono anche avere conseguenze economiche devastanti. Scopriamo insieme come riconoscere e difendersi da queste insidie digitali.


Lo spoofing, termine che significa "inganno", è una delle tecniche di attacco informatico più diffuse. I truffatori si fingono entità fidate per carpire informazioni sensibili. Le email fasulle, che imitano perfettamente quelle originali, sono solo la punta dell'iceberg. Anche le telefonate, grazie al Calling Line Identification (CLI) spoofing, possono apparire come provenienti da numeri conosciuti, ingannando così l'utente. L'Agcom sta collaborando con gli operatori per sviluppare filtri che riducano queste chiamate fraudolente, ma la prudenza rimane la migliore alleata.


Il phishing sfrutta la paura per indurre azioni impulsive. Messaggi allarmistici, che minacciano la chiusura di account o segnalano attacchi informatici, spingono gli utenti a fornire dati personali. Varianti come lo spear phishing e il whaling mirano a bersagli specifici, rendendo le truffe ancora più credibili. Per difendersi, è essenziale verificare sempre l'autenticità dei link e non condividere mai informazioni sensibili.


La truffa del wangiri, o "squillo e riaggancio", sfrutta la curiosità dell'utente. Un numero estero chiama e riaggancia subito, inducendo l'utente a richiamare. Queste chiamate, spesso a tariffazione speciale, possono risultare molto costose. Applicazioni come Trucallero Hyia possono aiutare a bloccare queste chiamate, ma la vigilanza rimane fondamentale. Le truffe di recruiting online sfruttano false offerte di lavoro per ingannare le vittime. Dopo un contatto iniziale, spesso tramite un numero italiano, i truffatori invitano a interagire su piattaforme di messaggistica, promettendo guadagni facili. Questi contatti possono portare al furto di dati o a perdite economiche. In caso di sospetti, è importante segnalare immediatamente alla Polizia postale. Gli SMS di winback e altre offerte aggressive da parte degli operatori telefonici rappresentano un'altra forma di invasione della privacy. Queste pratiche, spesso senza il consenso dell'utente, possono portare a discriminazioni tra consumatori e violazioni della privacy. 

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Commenti all'articolo

  • frank1

    18 Maggio 2025 - 18:57

    l'ue che per titelare lanostra privacy ci fa cliccare dozzine di volte per voltare pagine su internet..ecco,l'ue che fa in questo frangente<''''

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