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Castelmassa

“Bilanci in regola, basta strumentalizzare”

La maggioranza guidata da Ragazzi mette in chiaro: "Da anni punti critici del bilancio attenzionati"

Federico Ragazzi corre da sindaco per il dopo Petrella

Federico Ragazzi, sindaco di Castelmassa

Il gruppo di maggioranza Castelmassa nuova risponde alla minoranza consigliare in merito alla situazioni economico, finanziaria e patrimoniale in cui si trova il Comune massese, ed al pronunciamento specifico della Corte dei conti Veneto relativo al consuntivo 2022.

“Da circa vent’anni (abbondanti) - sostengono i consiglieri di Castelmassa nuova - il bilancio del Comune presenta due parametri critici, che vengono periodicamente ‘attenzionati’ dalla Corte dei Conti: l’indebitamento complessivo dell’Amministrazione, con particolare riferimento ai Boc ventennali, del valore di 5,5 milioni, operazione risalente al 2006, e l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria. La suggestiva ricostruzione del gruppo di minoranza farebbe pensare che la situazione di cui sopra sia stata generata dai 16 anni di governo della lista Castelmassa Nuova, all’interno della quale, dal 2009 al 2019, ha operato anche Barbara Bernardoni, con il ruolo di vicesindaco. I numeri di bilancio ci consentono di poter affermare, invece, che l’indebitamento complessivo del Comune al 31 dicembre 2024, il cui valore è pari a 9.867.404,12, è attribuibile, per il 74,31%, alle amministrazioni comunali che hanno guidato Castelmassa fino a giugno 2009. Invitiamo la minoranza, pertanto, ad evitare sterili strumentalizzazioni”.

Restando sempre sul tema indebitamento, aggiunge la maggioranza, “tanto è stato fatto in questi ultimi 16 anni: l’Amministrazione è riuscita, in riferimento ai Boc, ad accantonare, al 31 dicembre 2024, un importo, in termini di capitale, pari a 5.093.050: il debito effettivo del nostro Comune assomma a 4.774.354,12, cioè meno della metà di quello iscritto formalmente a bilancio. Per quanto riguarda l’anticipazione di cassa, basta consultare i dati del consuntivo 2008 e del 2007 per capire come tale leva finanziaria fosse già ampiamente utilizzato ben prima del giugno 2009. Quindi, anche in questo caso, stiamo parlando, fondamentalmente, del nulla. Per quanto riguarda, invece, il pronunciamento specifico della Corte dei Conti, ha chiesto all’Amministrazione di adottare i provvedimenti del caso al fine di sanare il mancato accantonamento al Fondo Garanzia Debiti Commerciali in relazione all’annualità 2022, con conseguente ricomposizione del risultato di amministrazione 2023. Gli uffici comunali hanno prontamente adempiuto a tale richiesta. Infine, con l’approvazione del conto consuntivo 2024 l’Amministrazione è riuscita ad assorbire il disavanzo dell’esercizio 2023, esprimendo un avanzo (parte disponibile) pari a 64.099 euro. Così, piaccia o meno all’attuale minoranza, sono andate realmente le cose. Sarebbe meglio che se ne facesse una ragione, una volta per tutte, assumendo comportamenti più corretti e rispettosi anche del proprio paese”

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