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GIURISPRUDENZA

L’avvocato rodigino vince contro Fedez

La pronuncia fa chiarezza sul settore dell'influencer marketing

L’avvocato rodigino vince contro Fedez

C’è Monica Pedriali, avvocato del Foro di Rovigo dietro una pronuncia del Tribunale di Milano che vede perdere Fedez contro Layla Cosmetics, la società specializzata negli smalti, di cui era diventato promotore per un tempo, prestando il suo volto. Il Tribunale, infatti, respinge la domanda milionaria dell’artista nei confronti di Layla Cosmetics.

La sentenza, pubblicata venerdì, ha stabilito che sarà la società del rapper a dover restituire circa 18.700 euro all’azienda di cosmetici.

La vicenda riguarda un contratto di influencer marketing del valore di 320mila euro stipulato nel novembre 2020, che prevedeva la realizzazione di 13 Instagram stories promozionali e una capsule collection di smalti “NooN by Fedez”. Il rapporto si è interrotto nel febbraio 2022 dopo la realizzazione di sole 10 stories, quando le parti hanno concordato di terminare la collaborazione durante una video-call. “Siamo molto soddisfatti della decisione del Tribunale che ha pienamente riconosciuto la correttezza dell'operato di Layla Cosmetics - hanno dichiarato gli avvocati Roberto Finocchiaro e Monica Pedriali, legali dell'azienda - La sentenza ha confermato che la nostra assistita aveva il diritto di interrompere la collaborazione quando i contenuti proposti non soddisfacevano gli standard qualitativi richiesti, e che le prestazioni aggiuntive spontaneamente realizzate dall'artista non davano diritto ad alcun compenso extra”.

Il Tribunale ha infatti respinto tutte le richieste avanzate da Fedez e dalla Doom entertainment, che chiedevano oltre 321mila euro per presunte attività promozionali extra-contrattuali e oltre 800mila euro per danni all’immagine e sfruttamento illecito della stessa. I giudici hanno inoltre stabilito che il rapper non aveva nemmeno la legittimazione per chiedere il risarcimento per l'uso della sua immagine, avendo ceduto i relativi diritti ad un'altra società. "Questa sentenza rappresenta un importante precedente nel settore dell'influencer marketing - sottolineano i legali di Layla Cosmetics - Stabilisce principi chiari sulla necessità di accordi scritti per le prestazioni aggiuntive e sul diritto del committente di valutare la qualità dei contenuti prima della pubblicazione”.

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