Cerca

Il caso

Il mistero di Clara, perquisizioni a casa del nipote

Perquisizioni a Porto di Legnago, le indagini si concentrano su casa e giardino

Il mistero di Clara, perquisizioni a casa del nipote

Dopo oltre un mese di incertezze e versioni discordanti, le indagini sulla scomparsa di Clara Rossignoli, la pensionata di 79 anni, sembrano aver preso una nuova direzione. La mattina del 17 maggio, su disposizione della Procura, i carabinieri hanno effettuato una lunga e approfondita perquisizione nella casa di via Cristani a Porto di Legnago, dove Clara viveva con il nipote Mattia, la sua ex compagna, il figlio minorenne della coppia e la figlia ventenne della donna.

Per approfondire leggi anche: 


UN INTERVENTO IMPONENTE
L'operazione ha coinvolto la Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del Comando provinciale di Verona e i militari della Compagnia di Legnago. L'accesso alla via e all'argine retrostante alla casa, situata lungo il fiume Adige, è stato interdetto, mentre i tecnici della scientifica hanno lavorato sia all'interno dell'abitazione che nelle aree esterne. I primi rilievi si sono concentrati nelle stanze abitate da Clara e dai suoi familiari, ma nel pomeriggio l'attenzione si è spostata sul giardino, sul retro della casa.

SONDAGGI NEL TERRENO E UNA BOTOLA MISTERIOSA
I militari hanno effettuato sondaggi nel terreno, simili a carotaggi, per verificare se il suolo fosse stato smosso di recente. Al centro degli accertamenti, anche una botola interna che conduce a un piccolo spazio sotterraneo e un canneto sul retro della casa, accessibile da un cancelletto secondario. Gli investigatori si sono concentrati su un punto specifico del giardino, dietro a una casetta in legno.



MATTIA SOTTO I RIFLETTORI
Durante le operazioni, Mattia è rimasto seduto a una decina di metri di distanza dagli investigatori, rispondendo alle loro domande. Le operazioni si sono concluse poco prima delle 16, quando l'uomo è stato accompagnato in caserma a Legnago per essere ascoltato come persona informata sui fatti. Fonti investigative riferiscono che al momento non ci sono indagati ufficiali né provvedimenti restrittivi nei confronti del nipote, ma i controlli e le verifiche tecniche continuano.

UN QUADRO COMPLESSO
La perquisizione rappresenta l'atto più incisivo dall'apertura del fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio, formalizzato dalla Procura dopo la scomparsa di Clara. Le attività di ieri giungono in un momento delicato, dopo che la versione fornita da Mattia e dalla sua ex compagna è stata più volte messa in discussione da Marta, madre di Mattia e figlia di Clara. Quest'ultima ha negato le ricostruzioni del figlio sulla sparizione della nonna, come hanno fatto anche vicini e conoscenti della pensionata.

ULTIMI AVVISTAMENTI E IPOTESI
Clara sarebbe stata vista l'ultima volta in paese l'8 aprile, ma la denuncia di scomparsa è stata presentata solo il 14 aprile, poiché Mattia aveva informato i parenti solo il 12 aprile. Il telefono della donna risulta spento dal 9 aprile. Gli inquirenti stanno approfondendo le dinamiche interne all'abitazione, ipotizzando che l'allontanamento possa essere avvenuto in circostanze diverse da quelle riferite. Sembra infatti che ci sia stato un brutto litigio tra Clara, il nipote e l'ex compagna, avvenuto la sera tra l'8 e il 9 aprile, a seguito del mancato pagamento di una bolletta dell'energia elettrica che ha portato al distacco della corrente. Il mistero sulla scomparsa di Clara Rossignoli, almeno per ora, resta aperto, mentre le indagini continuano a concentrarsi su quella casa e su ciò che potrebbe esservi accaduto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400