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"Chi meritava la morte? Sondaggio choc sui femminici"

Idea partita da uno studente di Bassano del Grappa

Sondaggio choc sui femminicidi: un campanello d'allarme per la società

Un episodio che ha sconvolto l'intera comunità di Bassano del Grappa e non solo. Un sondaggio lanciato da uno studente del liceo locale ha sollevato un'ondata di indignazione e riflessione. La domanda, agghiacciante nella sua crudeltà, chiedeva chi meritasse di più di essere uccisa tra Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, due giovani donne vittime di femminicidio. Un gesto che ha scatenato reazioni forti da parte delle istituzioni e delle famiglie coinvolte.

Valeria Mantovan, assessora regionale all'Istruzione, ha proposto un incontro tra lo studente e le famiglie delle vittime. L'obiettivo è far comprendere al giovane la gravità delle sue azioni e delle parole pronunciate. Mantovan ha sottolineato l'importanza di coinvolgere la famiglia dello studente per capire se ci siano disagi sottostanti o se si tratti di una leggerezza inaccettabile. "Non voglio generalizzare", ha dichiarato, "ma è fondamentale che i ragazzi comprendano l'importanza del rispetto e della responsabilità".

Marco Bussetti, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, ha definito l'episodio un campanello d'allarme. Ha ribadito l'importanza di tenere alta la guardia contro l'uso incontrollato dei social media, che possono diventare strumenti pericolosi nelle mani dei giovani. "La scuola ha il compito di educare al rispetto e alla solidarietà", ha affermato, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime.

Le famiglie delle vittime hanno reagito con dolore e sdegno. Gino Cecchettin ha scelto di non commentare, lasciando spazio alla riflessione. Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha espresso la sua rabbia sui social, criticando duramente l'autore del sondaggio e richiamando i genitori a una maggiore responsabilità nell'educazione dei figli.

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