VOCE
L’iniziativa
20.05.2025 - 05:57
“L’apprendimento della lingua italiana è un veicolo fondamentale, principale, per apprendere quelli che sono sia i loro diritti che doveri, nell’ambito di una società, come quella polesana, che è particolarmente accogliente”. Sono state queste le parole di Franca Tancredi, prefetto di Rovigo, nella visita pomeridiana di ieri al corso di lingua e cultura italiana per migranti promosso dalla società nazionale Dante Alighieri, sezione di Rovigo, al palazzo polifunzionale di piazza Tien An Men. Inclusione, cultura e formazione: tre aspetti per un’opportunità di apprendimento che non si limita solo alla mera lezione di grammatica ma che contestualizza il migrante nella società locale per favorirne, attraverso mezzi concreti, l’integrazione. Ad accogliere il prefetto, Mirella Rigobello , presidente della sezione del capoluogo. “Questi corsi sono completamente sponsorizzati dalla sede centrale, grazie all’intuizione del presidente Andrea Riccardi, storico fondatore della Comunità di Sant’Egidio, è un aspetto centrale perché è data la possibilità a questi gruppi di migranti che, diversamente, non avrebbero sostegno economico per l’apprendimento della lingua” ha commentato Rigobello, presentando la classe delle nazionalità presenti.
Nigeria, Sierra Leone, Togo, Senegal, e ancora, Pakistan, Egitto, Afghanistan, Bangladesh; tante provenienze per un fine comune, quello di avere gli strumenti per potersi relazionare, specie nella ricerca di un lavoro, nello svolgimento delle pratiche burocratiche, come carte di identità e permessi di soggiorno, e soprattutto non cadere nella piaga del caporalato lavorativo. “Senza contratto non si lavora: è una tutela per la vostra vita. Venite da paesi dove, in vari modi, esiste lo sfruttamento, non dovete essere sfruttati. Per questo è importante conoscere la lingua italiana per sapere i vostri diritti e la vostra dignità” ha ribadito Tancredi rivolta verso i presenti (ospitati nei Cas, Centri di Accoglienza Straordinaria). Tra le pareti dell’aula, come è stato notato, anche i luoghi della città, sia storici che burocratici, per una cultura che passa attraverso la vita quotidiana: accanto ai monumenti, gli edifici dove andare in caso di bisogno. “Siamo già stati incentivati a continuare questa iniziativa anche una volta finita l’edizione attuale, avremo anche corsi estivi”, ha concluso Rigobello, anticipando: “E’ un grande successo per la Dante, in Italia sono partiti solo 3 corsi e Rovigo si distingue tra i primi”.
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