Massimo, colonna del Paese, non c'è più

Ha destato un profondo cordoglio in paese la scomparsa di Massimo Borini, 80 anni avvenuta nella giornata di ieri lunedì, figura assai nota per il suo impegno nel portare aiuto verso i compaesani.

Da qualche tempo non frequentava più il centro del paese in quanto era molto provato dalla malattia. Massimo aveva iniziato in giovane età ad impegnarsi nella tipografia artigianale meglio conosciuta come “Giosti” sotto la valida direzione dell’indimenticabile maestro Gioetto, successivamente l’attività fu rilevata da Giovanni Chinaglia e Vincenzo Bononi che seguendo i validi insegnamenti del loro maestro continuarono l’attività.

In seguito anche ad una sostanziale crisi del settore gli stessi furono costretti ad effettuare dei tagli che purtroppo videro lo stesso Massimo costretto a puntare la sua attenzione verso un’altra occupazione. Grazie al suo carattere e alla sua capacità trovò una adeguata occupazione presso la Tecpol, nota azienda locale specializzata nella realizzazione di pareti in poliuretano espanso e qui vi rimase fino al meritato traguardo della pensione.

Da allora si dedicò al volontariato, in particolare diretto verso gli anziani o i diversamente abili. Con la scomparsa di Massimo se ne va anche un vero tifoso della gloriosa società bianconera Juventus. Massimo lascia la moglie Iolanda e l’amato figlio Mirko, la salma riceverà l’ultimo saluto con una benedizione domani, martedì 20 maggio alle ore 17 presso l’Aula del commiato della Casa Funeraria Ferrari sita in Polesella, per poi proseguire per il Giardino della cremazione di Copparo. .