VOCE
venezia
19.05.2025 - 07:13
Un sogno spezzato, un futuro promettente interrotto bruscamente. La tragedia che ha colpito Anna Chiti, una giovane di soli 17 anni, ha lasciato un'intera comunità sotto shock e sollevato interrogativi inquietanti sulle circostanze della sua morte.
Anna Chiti, studentessa del quarto anno presso l'Istituto Nautico Sebastiano Venier di Venezia, ha perso la vita in un drammatico incidente nautico avvenuto nella darsena di Sant'Elena a Venezia. La giovane si trovava a bordo del catamarano Calita, dove stava lavorando durante il suo primo giorno di impiego. Un lavoro che, secondo il padre Umberto Chiti, non avrebbe mai dovuto svolgere. "Non era lì per fare il marinaio", ha dichiarato il padre, esprimendo il suo dolore e la sua incredulità per quanto accaduto.
Anna sognava di diventare comandante e il mare era la sua grande passione. "Il prossimo anno, conseguita la maturità, sarebbe diventata allievo ufficiale", ha raccontato Michele Lamonica, dirigente scolastico dell'istituto che Anna frequentava. Una studentessa brillante, piena di entusiasmo e sempre pronta ad aiutare i compagni più giovani. Tuttavia, il lavoro che stava svolgendo sul catamarano non faceva parte di un progetto di stage organizzato dalla scuola. "Molti dei nostri studenti amano navigare e si trovano lavori stagionali per stare in mare", ha precisato il preside.
Le circostanze dell'incidente sono ancora oggetto di indagine. Anna si trovava a prua per l'ormeggio quando è stata trascinata sott'acqua da una cima rimasta impigliata nell'elica, che l'ha risucchiata a fondo. Le indagini sono in corso e la famiglia spera che gli inquirenti possano chiarire al più presto cosa sia realmente accaduto. "Cosa ci faceva mia figlia con una cima?", si chiede ancora il padre, cercando risposte che possano dare un senso a una perdita così devastante. La morte di Anna Chiti non è solo una tragedia personale, ma solleva importanti questioni sulla sicurezza e la responsabilità nel mondo del lavoro marittimo. In attesa di ulteriori sviluppi, la comunità si stringe attorno alla famiglia, condividendo il dolore per una giovane vita spezzata troppo presto.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE