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VENETO

Eccezionale scoperta sotto Padova

Necropoli emersa durante i lavori per uno studentato

Necropoli emersa durante i lavori per uno studentato

Durante i lavori di ristrutturazione per la realizzazione di uno studentato universitario in via Campagnola, è emersa una necropoli risalente al VI secolo a.C., un ritrovamento che getta nuova luce sulle origini di Padova. Nel 2023, il progetto di riqualificazione urbana per la costruzione di uno studentato nel complesso ex Seef ha dato il via a una serie di indagini archeologiche. Sotto la direzione della Soprintendenza Abap di Padova, guidata dalla dottoressa Cinzia Rossignoli, la ditta Sap ha portato alla luce una necropoli romana con 220 tombe, databili tra l'età augustea e gli inizi del II secolo d.C. Tuttavia, è stato nel 2024, durante i lavori di ristrutturazione delle palazzine, che sono emerse tombe ancora più antiche, risalenti all'età protostorica.


Tra le tombe scoperte, una in particolare ha attirato l'attenzione degli archeologi: una sepoltura di cavallo, un animale dal profondo significato simbolico e rituale. Accanto a essa, un dolio di imponenti dimensioni, contenente un ricco corredo funebre, è stato prelevato per ulteriori studi in laboratorio. Questo ritrovamento, insieme ad altre tombe "a dolio" e casse lignee, offre uno sguardo affascinante sulla vita e le credenze delle popolazioni che abitavano l'area prima della romanizzazione.


Il Soprintendente Vincenzo Tiné ha sottolineato l'importanza di questa scoperta, che conferma come i confini della città veneta coincidano con quelli della città romana, rivelando la straordinaria dimensione urbana della prima Padova. Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova, ha evidenziato come questa scoperta arricchisca la conoscenza storica della città e dimostri il valore della sinergia tra sviluppo urbano, ricerca scientifica e tutela del territorio.

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