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Adria

I primi quarant’anni del Cav

L’associazione offre supporto economico, ma anche morale a madri in difficoltà e donne in gravidanza

I primi quarant’anni del Cav

Una conviviale nel segno della solidarietà al Rotary club di Adria con ospite speciale Cinzia Biondani, presidente del Centro aiuto alla vita, accompagnata dal consorte Andrea Barbuiani impegnato nel sostenere iniziative e progetti con il Centro aiuti per l’Etiopia.

Biondani ha esordito ricordando le tappe principali che hanno portato alla nascita del Cav, in particolare l’impegno e la determinazione di Brunetta Martinolli che ha gettato il primo nucleo dell’associazione ben 41 anni fa. Brunetta era appena rientrata da un pellegrinaggio a Medjugorje, quando ha sentito una vera e propria “chiamata” ad attivarsi su questo progetto, peraltro, la particolare devozione alla Madonna di Medjugorie è un filo rosso che mi unisce profondamente alla fondatrice del centro. E non sarà un caso se l’associazione ha trovato sede in piazzetta Campanile, quasi ai piedi della Grotta di Lourdes, come a voler sollecitare non solo la protezione ma il soffio della speranza da parte della Madonna per portare avanti gli obiettivi prefissati: oggi come allora dare un supporto economico, ma anche psicologico e morale, alle madri che si trovano ad affrontare una gravidanza in situazioni di difficoltà.

Attualmente il Cav adriese assiste 150 donne e 42 bambini con la fornitura di alimenti per la prima infanzia, vestiario, pannolini e tutto quello che è indispensabile alla cura di un neonato. Il centro si occupa anzitutto di salvaguardare la vita nascente. “Papa Francesco – ricorda Cinzia Biondani - ha costantemente richiamato la nostra attenzione alla speranza che è il tema di tutto il Giubileo: su questa linea, per noi è fondamentale dare speranza a mamme in situazioni di difficoltà diverse e che accompagniamo affinché possano tenere e mantenere dignitosamente i loro i bambini. L’anno scorso abbiamo attuato due progetti ‘Gemma’: questi sono molto importanti perché consentono non solo di supportare le madri nel momento del parto, ma anche nei primi anni di vita dei figli”.

La presidente ha, quindi, portato la testimonianza di alcune storie autentiche, vissuti difficili che hanno trovato supporto non solo economico, ma soprattutto di solidarietà umana, oltre che nei volontari del centro, anche attraverso una forma di sostegno condiviso tra gruppi di famiglie che si prendono in carico le mamme e i loro bambini per un certo arco di tempo.

L’anno scorso l’associazione ha ricevuto un importante riconoscimento: il premio nazionale Gigliola Giacomello del Cav di Lonigo e la somma di 1.000 euro devoluta a una famiglia che aveva necessità di cure farmacologiche. Inoltre è in atto una significativa collaborazione con Adoces per la donazione del cordone ombelicale da parte delle mamme al momento del parto, gesto fondamentale per sostenere la ricerca contro le leucemie.

La relatrice, commossa, ha concluso rispondendo alle domande dei soci, ripercorrendo alcune storie del territorio, esperienze umane particolarmente coinvolgenti che hanno toccato l’animo dei presenti facendo comprendere quanto impegno, ma soprattutto sensibilità e cura, ci sia da parte dei volontari che dedicano una parte della loro vita a salvaguardare la vita.

Al termine il presidente Giovanni Vianello ha omaggio l’ospite con un’icona “Madonna con bambino” dell’atelier Artieghi. Inoltre ha annunciato che il Rotary farà sentire la propria vicinanza al Cav con un prossimo service per ribadire i valori fondamentali del Rotary: servizio, amicizia, diversità, integrità e leadership che si traducono in atti concreti di solidarietà.

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