VOCE
21.05.2025 - 17:00
Un nuovo programma di incentivi per la rottamazione è in fase di preparazione e si propone di favorire il passaggio verso la mobilità elettrica, con un’attenzione particolare a cittadini a basso reddito e microimprese. Il piano prevede lo stanziamento di 597 milioni di euro provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
L’obiettivo è sostituire 39.000 veicoli a benzina o diesel con auto elettriche entro giugno 2026.
Anche se il piano non è ancora operativo e mancano date ufficiali, sono già noti i criteri di ammissibilità per accedere agli incentivi. Vediamoli nel dettaglio.
Per i privati, gli incentivi saranno legati a due fattori principali: reddito ISEE e residenza.
ISEE fino a 30.000 euro: incentivo massimo di 11.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica.
ISEE tra 30.000 e 40.000 euro: incentivo ridotto a 9.000 euro.
In entrambi i casi, il contributo sarà accessibile solo a chi rottama un veicolo a motore termico (benzina o diesel). Chi non possiede un’auto da rottamare non potrà accedere al bonus.
Inoltre, per ottenere il contributo sarà necessario essere residenti in “aree urbane funzionali”, che dovrebbero essere definite a breve tramite decreto. Il veicolo acquistato dovrà appartenere alla categoria M1, ossia automobili con un massimo di otto posti oltre al conducente.
Il piano prevede anche una sezione riservata alle microimprese, con criteri specifici:
Massimo 10 dipendenti e ricavi annui inferiori a 900.000 euro.
L’incentivo sarà pari al 30% del costo del veicolo, fino a un massimo di 20.000 euro per ciascun mezzo acquistato.
L’intervento è valido per la rottamazione e sostituzione dei veicoli appartenenti alle categorie N1 (fino a 3,5 tonnellate) e N2 (fino a 12 tonnellate), destinati al trasporto merci.
Anche in questo caso, i mezzi da acquistare dovranno essere esclusivamente elettrici.
Il programma nasce dalla necessità di rimodulare alcuni obiettivi del Pnrr, considerati oggi irrealizzabili nei tempi previsti. In particolare, il governo ha deciso di dirottare le risorse inizialmente destinate all’installazione di colonnine elettriche (progetto in forte ritardo) verso un obiettivo più immediatamente raggiungibile: aumentare la presenza di veicoli elettrici circolanti.
Al momento non ci sono ancora date ufficiali, ma l’intenzione del Governo è di far partire il programma nei prossimi mesi. L’unica certezza è la scadenza imposta dai vincoli europei del Pnrr: tutti gli incentivi dovranno essere erogati entro il 30 giugno 2026.
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