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Adria

“A volte bisogna saper dire dei no”

Il monito del sindaco Barbujani. E Isi Coppola ammonisce: “Attenti alle strumentalizzazioni”

“A volte bisogna saper dire dei no”

Larga partecipazione all’assemblea pubblica di mercoledì sera al palasport Donà di Adria, promossa dai movimenti ambientalisti per spiegare “Tutta la verità sull'inceneritore di Loreo”.

Oltre 300 le persone accorse e che per oltre due ore hanno seguito con la massima attenzione relazioni, interventi e testimonianze. Fra le quali le parole, a dir poco inquietanti, di Vitalia Murgia, medico e pediatra, che ha dedicato tutta la propria a studiare l’impatto dell’inquinamento sulla salute. “I più fragili, i più colpiti - afferma con forza - sono bambine e bambini perché con il loro mettere le mani dappertutto e spesso nel metterle in bocca, ingeriscono involontariamente sostanze che rischiano di compromettere il resto della loro esistenza”.

E il tema nel tema, sono stati i Pfas, la paura che aleggia sull’impianto “rifiutato da altri 39 comuni ma inspiegabilmente accolto a braccia a parte da Loreo”, come ha tuonato Guido Mischiati, che ha poi sottolineato: “Si può anche sbagliare, si può anche ammettere di aver sottovalutato la questione e non aver avuto sufficiente informazioni, ma adesso tutto è chiaro e serve l’onestà di riconoscere di aver sbagliato”.

Una posizione condivisa, sia pure in forma più diplomatica, dal sindaco Massimo Barbujani, evidenziando che “a volte bisogna sapere dire dei ‘no’ e questa è una battaglia da fare insieme”. Bobo, poi, non ha nascosto l’inquietudine “per l’Alchèmia sulla quale siamo e saremo ancor più vigili”.

L’incontro è stato condotto con professionale abilità da Nicola Brogiolo vicepresidente del consorzio Po e il suo Delta, uno dei fondatori del comitato contro l’insediamento dell’inceneritore, presentando via via i diversi ospiti: oltre a Murgia, Vanni Destro leader storico dei movimenti ambientalisti polesani, Alberto Paruffo del No-Pfass di Vicenza e Mattia Donadel del No-Inceneritori di Marghera. Oltre a Riccardo Bergamin e Cristina Veronese rispettivamente presidente e vice del comitato bassopolesano.

Senza dimenticare la presenza discreta ma determinante dell’ex assessore regionale Isi Coppola che ha dimostrato di saper ancora graffiare. Prima di tutto stigmatizzando “quanti cercano di alimentare divisioni politiche quando invece la tutela della salute e la difesa del proprio territorio non ha e non deve avere bandiere politiche, peggio meno partitiche, anzi dovrebbero essere temi che uniscono le comunità”. In secondo luogo ha sollecitato tutti a non cadere nelle “strumentalizzazioni di quanti, vista l’ondata popolare che il nostro comitato ha saputo muovere, tentano di cavalcarla ma solo per salvare la faccia”.

A questo punto ha attaccato la recente mozione promossa dall’assessore regionale Valeria Mantovan “non solo perché arriva con ampio ritardo, ma soprattutto perché molto vaga e generica al punto che non esprime una netta posizione contro l’impianto. Più chiara, sia pure timida, almeno da questo punto di vista, la mozione della consigliera regionale Laura Cestari”. Quest’ultima mozione è stata sottoscritta anche dall’assessore regionale Cristiano Corazzari e dalla consigliera Simona Bisaglia.

Se la battaglia contro l’inceneritore di Loreo sta sempre più riscaldando gli animi delle popolazioni di Adria e del Delta, a Porto Viro il clima è a dir poco infuocato in vista dell’appuntamento elettorale di domenica e lunedì prossimi per l’elezione del nuovo sindaco. Così al palasport adriese erano presenti ben due dei quattro candidati sindaci: Armida Panizzo e Mario Mantovan. Tuttavia, l’esito delle urne a Porto Viro avrà un impatto sull’impianto: infatti il futuro sindaco si è impegnato a lavorare per bloccare il progetto. Sì, perché tutti e quattro i candidati Thomas Giacon, Mario Mantovan, Armida Panizzo e Stefano Permunian in piazza della Repubblica, davanti alla cittadinanza, hanno pubblicamente sottoscritto l’impegno “No fanghi - No Pfass - No inceneritore di Loreo”.

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