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Granchio blu, 92 tonnellate rimosse

Rimborsi fino a 1 euro al chilo con conferimento a Scardovari: il Consorzio in prima linea

Granchio blu, 92 tonnellate rimosse

Divenuta ufficialmente operativa l’ordinanza del 15 aprile 2025, firmata dal commissario straordinario Enrico Caterino, è stato dato il via al piano nazionale per contenere la proliferazione del granchio blu nell’alto Adriatico.

Nel mirino dell’ordinanza le aree più colpite dalla diffusione del crostaceo, tra cui le lagune di Scardovari, Basson-Canarin, Busiura-Barbamarco, Marinetta-Vallona e di Caleri, dove le campagne di pesca selettiva si concentreranno fino al 30 novembre 2025. L’ordinanza prevede inoltre rimborsi fino a 1 euro al chilo per i quantitativi di granchi destinati allo smaltimento, oltre a 0,50 euro per chilo per i costi di conferimento. Un meccanismo che punta a incentivare la raccolta mirata, sostenere economicamente i pescatori coinvolti e garantire la tracciabilità dell’intera filiera.

Il piano prevede l’uso di attrezzi specifici, con priorità alla cattura di femmine ovigere per interrompere la catena riproduttiva (ogni femmina produce fino a 2 milioni di uova per ciclo riproduttivo), e la possibilità di commercializzare gli esemplari adatti al consumo. Il resto sarà smaltito come sottoprodotto animale in siti dedicati, tra cui lo stabilimento del consorzio cooperative pescatori del Polesine, che attualmente è l’unico centro attivo di conferimento per l’area del Delta Veneto.Dal 28 aprile al 22 maggio, il Consorzio ha gestito il conferimento e lo smaltimento di un totale di 92.620 chilogrammi di granchio blu.

In particolare, 60.046 chilogrammi sono stati catturati e conferiti dai soci pescatori associati al Consorzio di Scardovari, mentre altri 32.574 chilogrammi provengono dai soci delle cooperative attive nelle aree di Rosolina, Porto Viro e Sottomarina. Si tratta di volumi significativi, che testimoniano l’intensità dell’invasione in atto ma anche l’efficacia e la mobilitazione del comparto nella prima fase operativa del piano di emergenza. “

Appena il Commissario ha emanato l’ordinanza per lo smaltimento delle femmine ovigere, abbiamo attivato immediatamente presso il nostro stabilimento di Scardovari autorizzato dall’Ulss, il punto di raccolta, dove i pescatori associati al Consorzio, nei giorni lavorativi conferiscono i granchi destinati allo smaltimento -ha commentato Paolo Mancin, presidente del Consorzio Scardovari -. A seguito di una nota del commissario stiamo ricevendo anche i granchi per lo smaltimento provenienti dalle lagune di Marinetta e Caleri non essendoci in quell’area un punto autorizzato. Il Consorzio sta facendo uno sforzo enorme sia di personale addetto alla logistica sia economico per fronteggiare questa operazione di smaltimento chiesta dal Commissario per dare una mano ai pescatori di Rosolina”. La sfida è appena cominciata, ma il territorio, come ha dimostrato più volte, è pronto a rispondere unito.

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