Cerca

TRA LA GENTE

“Tutto magico e pazzesco”

Adrenalina palpabile tra piazze, corso e angoli del centro. “Organizzazione perfetta”

“Tutto magico e pazzesco”

Una città in rosa scrive la storia di Rovigo. Dalle vetrine dei negozi alle magliette dei bambini, fino ai palloncini appesi ai balconi, tutto ha raccontato venerdì l’attesa per una giornata straordinaria, la tredicesima tappa del Giro d’Italia. Il capoluogo polesano si è trasformato in un grande palcoscenico di entusiasmo popolare, orgoglio locale e passione sportiva.

Sin dalle prime ore, le strade si sono riempite di tifosi e curiosi, molti dei quali alla loro prima esperienza con la storica corsa ciclistica. Per Rovigo, non si tratta solo di un evento sportivo: è l’occasione di mostrarsi al resto del Paese sotto una luce diversa, viva e accogliente.

“Questa è la prima volta che assisto dal vivo a una tappa del Giro - racconta Vanni - E’ un bellissimo evento. Certo, qualche disagio c’è per la viabilità, ma è normale. A Rovigo ci sono poche manifestazioni così grandi, quindi vale la pena godersela”.

Per Silvia, la partecipazione è stata una sorpresa: “E’ tutto bellissimo. L’organizzazione è pazzesca. Non pensavo che un evento sportivo potesse trasmettere tanta emozione anche ai non appassionati; invece, essere qui oggi è davvero piacevole”.

Anche Alessandro si unisce ai complimenti: “Mi ha colpito la cura nei dettagli, dai colori all’allestimento. E’ raro vedere eventi così ben organizzati a Rovigo. Complimenti all’amministrazione: oggi la città fa davvero una bella figura”.

Ma per qualcuno, il Giro è anche un ritorno alla memoria. “Ricordo benissimo la tappa vinta da Cipollini proprio qui, anni fa - racconta Giuseppe - E’ un grande orgoglio che Rovigo torni a ospitare una tappa. La visibilità è enorme e dà lustro alla città”.

Giulia, arrivata dal sud per motivi di lavoro, non nasconde la meraviglia: “L’atmosfera è magica. E’ la mia prima volta a una tappa e non avrei mai pensato che fosse così emozionante. Ci si sente parte di qualcosa di grande”.

C’è poi chi pensa anche all’effetto positivo sull’economia locale. “Questa è una grande opportunità per far riscoprire Rovigo e dare una mano a bar, negozi e attività del centro - sottolinea Marco - Sarebbe bello avere più eventi come questo, non solo per lo sport, ma per l’intera comunità”.

Alcuni portano con sé storie personali, come Tania: “Sono molto emozionata, mio nonno era un appassionato corridore. Oggi penso a lui. Peccato che le mie due bambine non siano qui, avevano degli impegni, ma racconterò loro tutto. E’ bellissimo vedere la città piena di famiglie, giovani e meno giovani… tutti uniti dalla stessa passione”.

E tra i tanti che si accalcano lungo le transenne, si scopre che il Giro attira davvero un pubblico internazionale. Non solo appassionati provenienti da tutta Italia, ma anche visitatori arrivati da paesi lontani come il Messico, giunti fin qui pur di vivere dal vivo l’emozione unica della corsa rosa. Una passione che attraversa i confini, e che oggi ha trovato a Rovigo il suo punto di partenza.

Tra applausi, coriandoli e ricordi, Rovigo ha scritto una pagina diversa della propria storia: una giornata di festa che resterà impressa nella memoria di tanti. Per una volta, a sfrecciare non sono solo i corridori, ma anche l’orgoglio di una città che ha saputo rispondere presente.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400