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Giro d'Italia: “Ci vorrebbero più eventi così”

Negozianti ed esercenti: “Orgogliosi di aver fatto parte di questa festa: prestigio e movimento”

Giro d'Italia: “Ci vorrebbero più eventi così”

Dopo la partenza della tredicesima tappa del Giro d’Italia da Rovigo, la città torna alla sua quotidianità. Ma nelle vie del centro storico, tra le vetrine che ancora conservano qualche tocco di rosa, resta l’eco di una giornata speciale. Non solo per i tifosi o per gli appassionati di ciclismo, ma anche per le tante attività commerciali che hanno vissuto l’evento da protagoniste silenziose. È il momento di fare un bilancio: i grandi eventi portano davvero benefici concreti alla città?

Il clima è generalmente positivo, soprattutto tra chi si affaccia sulla piazza o in prossimità del tracciato della corsa. “È andata molto bene, sarà che la nostra posizione è ottimale,” racconta Soccorsa, dell’Antico Coghetto. “L’organizzazione è stata perfetta. Ci vorrebbero molti più eventi di questo genere. Sicuramente gli investimenti fatti dall’amministrazione ripagano”.

Un entusiasmo condiviso anche nel settore della ristorazione. “È stata una bellissima giornata, c’erano tantissimi turisti,” racconta Thomas dell’Osteria al Teatro. “Molti di loro sono venuti a mangiare già dalla sera prima. Siamo orgogliosi di aver fatto parte di questa festa”.

Dello stesso avviso Fabrizio, dell’Osteria ai Trani: “Giornata intensa, dalla mattina alla sera. Emozionante e soddisfacente. Eventi così portano prestigio e movimento: bisogna insistere in questa direzione”.

C’è chi però, pur riconoscendo l’importanza dell’evento, ha vissuto un impatto più sfumato. “Io lavoro su appuntamento, quindi ho avuto meno clientela,” spiega Tania, di Ottica Lunettes. Che, tuttavia, aggiunge: “È stata una giornata meno carica, ma ho comunque lavorato. Le vetrine tutte in rosa hanno dato un tocco di festa: è stato comunque un bel momento per la città”.

Più critico Roberto, di Sartoria Meccanica: “Il Giro non ha portato nuova clientela nei negozi di abbigliamento del centro. La gente ha iniziato a girare solo nel pomeriggio. L’amministrazione sta facendo un buon lavoro, ma serve affrontare il tema parcheggi. Negli ultimi tre anni sono stati tolti 400 posti auto, e questo per noi è un problema serio”.

Anche Luca, del negozio Broglia, offre una lettura equilibrata: “Gli sforzi dell’amministrazione ripagano, il bilancio è positivo. L’evento ha dato risalto alla città, anche se il pubblico era forse un po’ di nicchia e le strade chiuse hanno creato qualche disagio”.

In definitiva, la tappa rodigina del Giro ha lasciato il segno. Se l’entusiasmo è stato generale, il suo impatto economico ha mostrato sfumature diverse a seconda del settore e della posizione. Ma una cosa sembra accomunare tutti: la consapevolezza che eventi di questa portata non solo accendono i riflettori sulla città, ma possono diventare strumenti concreti di rilancio.


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