Cerca

SICUREZZA

Il pericolo nascosto dei nuovi "amici virtuali"

Ecco cosa sono i chatbot

SICUREZZA

chatbot, o "Ai Companion", stanno emergendo come nuovi protagonisti del panorama digitale. Questi assistenti virtuali, dotati di intelligenza artificiale, promettono di essere fidati confidenti, sempre disponibili e pronti a dare ragione ai loro utenti. Tuttavia, dietro questa facciata amichevole si nascondono rischi significativi, soprattutto per i più giovani. Sono diventati strumenti comuni, utilizzati non solo per rispondere a domande o scrivere temi scolastici, ma anche per colmare vuoti emotivi. Aziende come Google e Meta stanno sviluppando sistemi sempre più sofisticati, capaci di simulare personalità di personaggi di film o serie TV, offrendo un supporto che può sembrare più comprensivo di quello umano.


L'uso si sta spostando verso un territorio più insidioso, dove gli aspetti affettivi diventano centrali. Questi assistenti virtuali possono diventare confidenti per i giovani, offrendo consigli su questioni personali e persino su temi delicati come la salute mentale o le relazioni romantiche. Un'inchiesta del Wall Street Journal ha rivelato come i chatbot di Meta possano interagire con dodicenni, sollevando preoccupazioni sui potenziali danni emotivi. Common Sense, un'organizzazione no profit, ha lanciato un avvertimento sui rischi di dipendenza e sulle scelte discutibili che i giovani potrebbero fare sotto l'influenza di questi sistemi.



Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400