VOCE
veneto
27.05.2025 - 13:07
L’operazione ad alto rischio condotta dai Carabinieri del Sio e della stazione locale
Notte di paura nel cuore del centro storico clodiense, dove tra sabato 24 e domenica 25 maggio i residenti sono stati svegliati da una raffica di colpi d’arma da fuoco. Gli spari, uditi distintamente tra l’una e le due del mattino, hanno fatto scattare l’allarme e portato a una rapida operazione dei Carabinieri. A finire in manette un 42enne del posto, trovato armato con una 357 Magnum carica, munizioni di vario calibro e persino un’arma da taglio.
A dare l’allarme è stato un cittadino che, oltre agli spari, ha notato alcuni colpi diretti contro la segnaletica stradale. Le chiamate al 112 si sono moltiplicate nel giro di pochi minuti, confermando l’autenticità degli spari: niente petardi o rumori sospetti, ma veri proiettili esplosi in pieno centro abitato. Sul posto sono intervenuti prontamente i Carabinieri del Sio del 4° Battaglione “Veneto” di Mestre, in supporto alla stazione di Chioggia.
Le ricerche si sono concentrate attorno alla zona indicata dai testimoni e hanno portato rapidamente all’individuazione del sospetto: un uomo in evidente stato di agitazione, che alla vista dei militari ha mostrato nervosismo e scarsa collaborazione. Proprio sotto i vestiti dell’uomo, i Carabinieri hanno notato un rigonfiamento sospetto. Senza perdere la calma, gli operatori hanno avviato un’attenta mediazione per evitare il rischio di una reazione armata, riuscendo infine a disarmarlo in sicurezza. L’arma recuperata era una Mateba M2006 calibro 357 Magnum, detenuta clandestinamente, sprovvista di matricola e ancora carica con sei cartucce calibro 9, una delle quali inesplosa. La successiva perquisizione ha portato al ritrovamento di altri 4 cartucce di vari calibri, di un coltello pieghevole con lama spezzata della lunghezza di 4 centimetri ed una carabina ad aria compressa, sprovvista di tappo rosso, tutto sottoposto a sequestro.
Il soggetto non ha fornito alcuna giustificazione per il gesto, né ha spiegato cosa lo abbia spinto a sparare in strada, pare in aria, ma comunque utilizzando munizioni vere: nei pressi del luogo dell’esplosione sono stati rinvenuti i bossoli dei colpi sparati. Il 42enne è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale “Santa Maria Maggiore” di Venezia.
Dovrà ora rispondere davanti al tribunale dei reati di porto illegale d’arma da fuoco, esplosioni pericolose e possesso abusivo di munizioni e armi bianche, con tutte le aggravanti del caso.
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