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SICUREZZA

3 milioni di italiani già truffati

Allarme pagamenti digitali: danni per 880 milioni di euro

Truffe digitali: un fenomeno in crescita che colpisce milioni di italiani

Truffe digitali. Un fenomeno che ha colpito oltre 2,9 milioni di italiani nell'ultimo anno, causando danni economici stimati in più di 880 milioni di euro. Questi dati allarmanti, emersi da un'indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, mettono in luce la vulnerabilità dei consumatori di fronte a stratagemmi sempre più sofisticati. Con oltre il 70% della popolazione italiana che utilizza pagamenti digitali, il passaggio dal contante alle carte di credito e bancomat è inarrestabile. Tuttavia, il 25% degli italiani continua a preferire il contante, soprattutto nelle aree geografiche più tradizionali e tra le generazioni più anziane. Questo cambiamento nelle abitudini di pagamento ha aperto la strada a nuove forme di frode, che sfruttano la tecnologia per ingannare i consumatori.


Le frodi digitali si manifestano attraverso diversi canali, con le false email in testa (38% dei casi), seguite da sms ingannevoli (28%). Non mancano i finti siti web e call center, utilizzati nel 19% dei casi, e le app e i social network, che rappresentano rispettivamente il 15% e il 13% delle truffe. Questi metodi sofisticati mirano a sottrarre informazioni sensibili, causando danni significativi alle vittime. Contrariamente alle aspettative, non sono gli anziani i più colpiti, ma i giovani adulti. La fascia d'età 18-24 anni registra il 14% delle vittime, seguita dalla fascia 25-34 anni con l'8,5%. Inoltre, chi possiede un titolo di studio universitario è più frequentemente vittima di frodi, con un'incidenza superiore al doppio della media nazionale. Geograficamente, le regioni del Nord Est risultano le più colpite, con un tasso di frodi dell'8%.


Nonostante l'alto numero di vittime, oltre il 26% sceglie di non denunciare le truffe subite. Le ragioni sono varie: il 34% ritiene il danno economico troppo basso, il 23% è convinto che il denaro non sarà recuperato, il 20% si sente ingenuo e il 14% evita la denuncia per non informare i familiari. 

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