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“65 oss rischiano il posto”

La Cisl ha chiesto un incontro al sindaco Valeria Cittadin

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Sale la preoccupazione della Cisl Fp per il futuro dei lavoratori e le lavoratrici di Iras. Gli occhi dei segretari di categoria Franco Maisto e Andrea Ricci sono puntati, in particolare, sulle 65 lavoratrici precarie “che attendono un futuro certo” e per questo ha inviato una richiesta di incontro a palazzo Nodari. “La vicenda Iras si trascina da troppo tempo ai tavoli di confronto istituzionali: dalla Regione alla Prefettura, passando per Comune e Ulss 5, senza ottenere quella svolta necessaria e doverosa, utile a garantire servizi e continuità lavorativa” esordisce Maisto.

La rsa Iras di Rovigo, casa di riposo commissariata dal 2016, ha visto l’avvicendamento di varie gestioni regionali, oltre che di altrettanti sindaci e commissari prefettizi. Stando ai dati dello scorso mese, in Iras trovano occupazione circa 180 fra lavoratrici e lavoratori, di cui oltre 60 con un contratto a termine. Nello specifico si tratta di operatori sociosanitari, in gran parte donne, il cui contratto di lavoro scadrà il 30 ottobre prossimo. “Si tratta di un chiaro segnale di uno scenario per nulla definito – afferma Maisto – Come sindacato chiediamo con vigore un cambio di marcia, dopo anni di commissariamento, mille incertezze ed una struttura organizzativa che vede un terzo del personale precarizzato”. Di fronte ad una situazione di tale portata, il sindacato si chiede “come potranno essere garantiti i servizi da qui ai prossimi mesi, tanto che delle 60 oss alcune sono idonee per l’assunzione nelle graduatorie concorsuali Ulss”.

Sulla scorta di questo, la Cisl Fp chiede quindi un incontro in municipio con il sindaco Valeria Cittadin. “Siamo convinti che il Comune rappresenti il volano, in questo momento di stasi, per dare nuovo slancio all’istituto, richiamando in gioco tutti gli attori della partita, ritenendo fondamentale il mantenimento della qualità assistenziale fin d’ora erogata e rappresentando il timore legato alle difficoltà di reclutamento registrate in tutte le Ipab del Veneto rispetto al personale sanitario” sottolinea Andrea Ricci, segretario generale Cisl Fp Padova Rovigo. La Cisl ritiene “fondamentale un impegno preciso su tre punti per garantire una rsa forte e di riferimento per il territorio, in termini di qualità dell’assistenza e dell’ampliamento dei servizi offerti: risanamento dei bilanci; una visione aperta sul tema delle risorse umane, debellando il precariato; una reale presa di posizione da parte della Regione per nuovi servizi”. A questo punto, Ricci e Maisto concludono: “Crediamo fortemente che il Comune di Rovigo, inserito in un territorio peculiare come quello rodigino rispetto alle dinamiche demografiche, in cui il tema dell’assistenza continuativa si acuisce, non possa venir meno a quella sensibilità e attenzione alla persona dimostrate in questa gestione amministrativa nel travagliato percorso Iras”.

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