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Bosco Langer chiuso da un recinto

“Intervento da 100mila euro: lo realizzerà il Demanio per motivi di sicurezza”. Poi la mappatura

Bosco Langer chiuso da un recinto

Bosco Langer sarà “murato” all’interno di una recinzione. La rete verrà installata entro i prossimi giorni per impedire l’accesso al polmone verde della città. Inoltre, nella zona dell’ex tiro a segno verrà eseguita a carico del Comune una indagine di caratterizzazione ambientale per rilevare con precisione l’entità dell’inquinamento da piombo.

Mercoledì la giunta di palazzo Nodari ha deliberato una variazione di bilancio dell’ammontare di circa 21mila euro: è questa la cifra necessaria per mettere a punto il piano di caratterizzazione del sito, peraltro anticipato dall’assessore Andrea Denti ad inizio aprile. Sì, perché la presenza di piombo era già stata confermata da una prima serie di indagini svolta tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio: il piombo c’è. In altre parole, l’area è contaminata. E non c’è nulla di cui essere sorpresi, visto che tra la vegetazione sorge il complesso dell’ex tiro a segno, oggi rappresentato da un certo numero di ruderi, risalente alla seconda metà dell’Ottocento e gravato dal vincolo storico-architettonico apposto dalla Soprintendenza nel 2004.

“Il piano di caratterizzazione del sito - spiega l’assessore - sarà eseguito con la tecnica dei rilievi attraverso un sistema laser e senza il prelievo di terreno in profondità. Questo servirà per determinare con maggiore precisione l’estensione della zona contaminata e la quantità di piombo presente. La decisione di eseguire ulteriori indagini approfondite è stata confermata nel corso di un incontro tecnico che si è svolto martedì alla presenza anche della Provincia. I dati rilevati saranno poi elaborati da Arpav e serviranno per redigere un progetto di bonifica ed il suo costo preciso”.

Nel frattempo, gli oltre tre ettari di bosco che si estendono a sud del canale Ceresolo a solo un chilometro di distanza, in linea d’aria, dal centro città verranno recintati. Lo sbarramento verrà installato dal Demanio, proprietario dell’area. “L’installazione della recinzione - prosegue Denti - è un intervento da circa 100mila euro che realizzerà il Demanio per motivi di sicurezza”.

D’altra parte si sta parlando di un’area inquinata, “per questo è stato ritenuto necessario impedire l’accesso al pubblico” rileva l’assessore. Quanto ai costi del progetto di bonifica, stimati sull’ordine di quasi un milione di euro, questi sono tutti da determinare: “Una volta terminata la caratterizzazione del sito e stabilita l’entità della bonifica attraverso un progetto preciso - chiarisce Denti - avremo anche la definizione della spesa. La cifra stimata tra gli 800mila e il milione di euro è lo scenario peggiore ma potrebbe essere anche inferiore”.

A quel punto il nodo sarà stabilire chi si farà carico della spesa in questione: il Comune che ha realizzato un progetto di riqualificazione del parco da 1,4 milioni di euro (900mila dei quali finanziati dalla Fondazione Cariparo) attualmente fermo al palo oppure il Demanio titolare dell’area? La domanda, per il momento, non ha una risposta. Anche perché la titolarità di parco Langer, come stabilisce il progetto di riqualificazione, è previsto che passi dal Demanio al Comune attraverso un’operazione di federalismo demaniale. Per questo non è ancora chiaro chi metterà mano al portafoglio.

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