Addio Fabio, pioniere della movida

Un volto sorridente dietro a un bancone. Fabio Bordin, 56 anni, lo hanno conosciuto così in tantissimi. E, in tantissimi, ora lo piangono dopo la sua prematura scomparsa, poco più che cinquantenne. Purtroppo era malato da tempo.

Lascia la compagna e un figlio adolescente oltre ai fratelli, fra i quali Paolo, che gestisce l’Ostello Amolara. Sui social il sindaco Massimo Barbujani scrive: “Fabio ci ha lasciato, dopo aver combattuto come un leone. La nostra comunità perde una brava persona. Giungono da parte della città che ho l’onore di rappresentare, le più sentite condoglianze alla moglie e a tutti i familiari”.

E proprio sui social, come un’onda, i ricordi, le condoglianze, i messaggi di dolore, si sono succeduti numerosissimi. Il vicesindaco Federico Simoni, nota: “Tutti, tutti ma proprio tutti sono passati almeno una volta Al Tolà... Ha dato vita ancora nel secolo e nel millennio scorso ad una moda degli aperitivi e dello spritz unica, e che ha fatto scuola a tutti i locali d’Italia...”. Perché, aggiunge “è stato fra i primi a creare la movida ad Adria e, soprattutto, a lanciare lo spritz col Campari, tanto che, mi ricordo, un anno ha ricevuto anche un premio dalla Campari per averne venduto tantissimo. Ha gestito tanti locali, come il Caffè del Corso, La Lira. Era bravissimo ad avviarli. Perché ci sapeva fare”.

Fabio, da un locale all’altro, ha saputo sempre accogliere tutti. Grande tifoso granata, lo piange anche l’Adirese con una nota: “Tutta l’Usd Adriese 1906 si stringe con profondo cordoglio attorno alla famiglia di Fabio Bordin, grande tifoso blu-granata e presenza costante al nostro fianco. In questo momento di dolore, vogliamo ricordarlo con affetto e gratitudine per la passione e l’amore che ha sempre mostrato per la nostra squadra. La sua presenza sugli spalti e il suo sostegno resteranno sempre nel cuore di tutti noi”.