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veneto
29.05.2025 - 11:11
Il 15 settembre scorso, una tragedia ha scosso il cuore di Napoli: Chiara Jaconis, una giovane di 30 anni originaria di Padova, è stata colpita mortalmente da una statuetta lanciata da un balcone nei Quartieri Spagnoli. La giovane si trovava in città con il compagno per una breve vacanza e stava camminando verso l'aeroporto quando è stata colpita alla testa da un frammento di pietra. Dopo due giorni di agonia, Chiara si è spenta nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale del Mare.
Dopo nove mesi di indagini serrate, la Procura per i minorenni di Napoli ha chiuso il caso, identificando il responsabile del gesto: il più piccolo dei due figli di una coppia residente nei Quartieri Spagnoli. Tuttavia, il bambino non è imputabile, essendo di età inferiore ai 14 anni e presentando una condizione di fragilità. Il fratello maggiore è stato dichiarato estraneo ai fatti.
Determinanti per l'indagine sono state le testimonianze dei vicini, che avevano segnalato precedenti lanci di oggetti dal balcone del terzo piano. La madre del bambino aveva tentato di impedire l'accesso al balcone, ostruendolo con vari oggetti e chiudendo le finestre con un chiavistello. Questi tentativi, però, non sono stati sufficienti a prevenire la tragedia.
Con l'archiviazione per i minori, l'indagine si concentra ora sui genitori, accusati di omessa custodia e vigilanza. La Procura ipotizza che la coppia non abbia adottato misure adeguate per prevenire il gesto del figlio. Nonostante abbiano dichiarato di non riconoscere la statua, una perizia tridimensionale ha confermato che l'oggetto, un busto in pietra raffigurante la regina Nefertiti, è stato lanciato dal loro balcone.
La morte di Chiara Jaconis ha avuto un'eco nazionale, spingendo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a chiedere giustizia per la giovane. Il padre di Chiara, Gianfranco Jaconis, ha espresso un cauto sollievo per il primo spiraglio di verità, pur sottolineando che la giustizia è ancora lontana. Le indagini continuano per definire le responsabilità dei genitori e portare chiarezza su questa tragica vicenda.
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