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Nei campi, solo braccianti clandestini non in regola

Lo sconcertante risultato del blitz dell'Ispettorato

Nei campi, solo braccianti clandestini non in regola

"Cento per cento dei braccianti in nero, al lavoro senza dispositivi di protezione"

E’ quanto hanno accertato gli ispettori del lavoro dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Rovigo, che nei giorni scorsi hanno effettuato un controllo in un’azienda agricola della provincia.

"L’ispezione - spiega la nota stampa - condotta nell’ambito del progetto Aly caporalato Due e finanziata dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie, è stata condotta con il supporto del personale dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni). Durante l’accertamento sono state controllate 11 posizioni lavorative: la totalità del personale occupato – tutti cittadini extracomunitari - è risultato in nero e privo di permesso di soggiorno".

"È stata perciò disposta la sospensione con decorrenza immediata dell’attività lavorativa. Sono state, altresì, riscontrate gravi violazioni in materia di tutela e sicurezza: in particolare, i lavoratori erano sprovvisti dei Dpi (i dispositivi di protezione individuale) e sul luogo di lavoro non erano nemmeno presenti zone d’ombra e aree di ristoro".

"Il titolare dell’azienda è stato sanzionato per le gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché per l’impiego di manodopera in nero".

 

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