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CRONACA

Bambole identiche ai neonati

Spopola il fenomeno Reborn Dolls

Bambole identiche ai neonati

Dal sito regnoreborn.com

In Brasile sta prendendo piede una tendenza particolare e sorprendente: quella delle bambole in silicone iperrealistiche, conosciute come Reborn dolls. Questi bambolotti, che sembrano neonati veri, sono realizzati interamente a mano con una tecnica artigianale che riproduce nei minimi dettagli tratti ed espressioni del volto, oltre alla consistenza della pelle. Il risultato è così realistico da rendere le bambole quasi indistinguibili da un neonato.

Nonostante l’aspetto possa sembrare pensato per i più piccoli, il pubblico di riferimento è composto in gran parte da adulti. C'è chi le colleziona come oggetti d’arte, ma anche chi le utilizza per finalità terapeutiche, ad esempio in contesti di supporto emotivo o per persone che vivono situazioni di lutto, solitudine o distacco.

A guidare il mercato è Alana Babys, azienda brasiliana fondata nel 2007 da Alana Nascimento, artigiana e pioniera di questo settore. Le sue creazioni, tutte uniche, hanno contribuito in modo decisivo alla diffusione delle Reborn dolls in Sud America e non solo.

Il fenomeno, tuttavia, non è passato inosservato sul piano politico e sociale. In Brasile ha acceso un acceso dibattito, arrivando fino alle aule del Parlamento. Le critiche più aspre arrivano da ambienti cattolici conservatori, che vedono in queste bambole un elemento controverso, sollevando interrogativi etici e culturali sull’uso e sul significato attribuito a oggetti così realistici.

Nonostante le polemiche, l’interesse intorno alle Reborn dolls continua a crescere, alimentando una nicchia che unisce artigianato, emozione e innovazione.

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