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Ipertensione, il placet europeo

Riconoscimento alla struttura guidata da Alberto Mazza: quasi 5.000 prestazioni erogate

Ipertensione, il placet europeo

Riconoscimento alla struttura guidata da Alberto Mazza: quasi 5.000 prestazioni erogate

Una risposta concreta alla prima malattia cronica del Polesine: il centro di ipertensione dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli è stato riconosciuto come punto di eccellenza europea.

“Con una prevalenza stimata attorno al 35% - si legge in una nota dell'Ulss 5 polesana - l'ipertensione arteriosa si conferma la prima malattia cronica nella popolazione polesana: un residente su tre ne è affetto, con un'incidenza che supera il 70% nella fascia over 65. Ancora più preoccupante è il dato sulla mancata diagnosi: circa il 30% delle persone ipertese non è consapevole della propria condizione, spesso silente ma con gravi implicazioni sul piano cardiovascolare”.

Negli ultimi cinque anni, il centro adriese ha erogato oltre 4.900 prestazioni specialistiche (comprese visite, esami ecocardiografici color-Doppler, monitoraggi pressori nelle 24 ore ed elettrocardiogrammi) di cui circa il 15% rivolto a pazienti provenienti da Ulss limitrofe (come l'Ulss 6 Euganea) e da fuori regione, in particolare dalla provincia di Ferrara. Dalla pandemia Covid-19 è stato inoltre attivato un innovativo servizio di telemedicina per pazienti ipertesi, pensato per chi, a causa di problemi di salute o della mancanza di un caregiver, non può recarsi fisicamente in ambulatorio.

“Il centro – spiega il responsabile Alberto Mazza - si distingue per la presa in carico completa del paziente iperteso, in particolare nei casi più complessi e resistenti ai trattamenti farmacologici tradizionali. Dal 2016, in collaborazione con il servizio di emodinamica di Rovigo, viene infatti praticata la denervazione delle arterie renali, una tecnica di terzo livello altamente specializzata. Parallelamente, vengono diagnosticate e trattate forme rare di ipertensione secondaria, anche attraverso interventi invasivi come il cateterismo delle vene surrenaliche e la surrenectomia per patologie tumorali delle ghiandole surrenali, in stretta collaborazione con la chirurgia generale di Rovigo. A partire da gennaio 2025 – fa sapere Mazza - l'offerta sanitaria si è ulteriormente potenziata con il trasferimento della Uos ipertensione dalla sede di Rovigo a quella di Adria, ampliando così la disponibilità di prestazioni sul territorio”.

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