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isola di albarella

Un gesto che ferisce la bellezza

Profonda la delusione dei residenti per il vandalismo ai danni delle opere

Un gesto che ferisce la bellezza

L’ignoranza ha colpito ancora e lo ha fatto senza rispetto né pudore. Per la seconda volta in poco tempo, le opere dell’artista Seneca sono state vandalizzate sull’Isola di Albarella, luogo simbolo di natura, arte e bellezza. Nel corso della mattinata di ieri, infatti, ignoti hanno imbrattato con vernice spray i murales realizzati dall’artista, coprendo parte del disegno originale con un altro graffito di dubbio gusto e malamente copiato dal logo di una nota marca di skateboard.

Un gesto che ha immediatamente suscitato sdegno e amarezza tra residenti, turisti e amanti dell’arte fortemente legati a quelle opere. Seneca, noto per i suoi ritratti delicati e per l’uso di colori vibranti, aveva scelto l’isola per un progetto artistico ispirato alle donne, all’amore, alla gentilezza e alla leggerezza dei sentimenti reali.

“Valori universali che oggi più che mai hanno bisogno di essere affermati - spiega l’artista - Le mie opere parlano di donne, bellezza, libertà e sentimento. Possono sembrare messaggi semplici, ma oggi, invece, sono rivoluzionari in un mondo dominato dalla necessità di apparire e da una violenza, soprattutto verso le donne, di cui, purtroppo, vediamo esempi ogni giorno” - racconta profondamente colpito dal gesto. Seneca non ha nascosto la delusione per il ripetersi di un gesto che sembra quasi voler disprezzare i suoi lavori, soprattutto dopo che egli era già tornato sull’isola (a causa di un precedente vandalismo) per ripristinare le opere danneggiate e rinnovare il messaggio artistico".

"Ora, ammette con molta amarezza, non se la sente di rifarle di nuovo visto che questa persona sembra averle prese di mira e soprattutto sembra non volerle rispettare. “Io dipingo tutto a pennello, con cura, come se fossero quadri su muro - spiega -. Questa non è solo street art: è un dono all’isola, un omaggio al legame speciale che ho con questo luogo. Sapere che il frutto di tante ore del mio lavoro è stato rovinato, tra l’altro senza un preciso motivo, mi addolora e delude molto. Ma mi addolora soprattutto per i residenti di Albarella, perchè so quanto fosse importante per loro”.

Il danno non è solo estetico ma rappresenta un’offesa ai valori di comunità, alla libertà creativa e al rispetto degli altri. “La street art è effimera, certo. C'è oggi e magari domani non più. Ma tra noi che facciamo street art ci sono regole non scritte che ci impegniamo da sempre a rispettare, a partire da quella più semplice: non si rovinano le opere degli altri - aggiunge Seneca -. Di spazio per esprimersi ce n’è per tutti. Poteva contattarmi, avremmo potuto fare qualcosa insieme”. L’autore del gesto, per ora, resta ignoto e le motivazioni, altrettanto incomprensibili. “Certo è - commenta la gente che ha osservato questo scempio - che se voleva essere ricordato non credo che di lui si poterà un bel ricordo, anzi...”.

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