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ARTE

431 anni senza Tintoretto

L'anniversario di uno dei più grandi geni veneti

431 anni senza Tintoretto

Jacopo Robusti, meglio conosciuto come Tintoretto, è stato un artista che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama della pittura italiana. Nato a Venezia tra il settembre e l'ottobre del 1518, e spentosi, come oggi, nella stessa città il 31 maggio 1594, Tintoretto è stato uno degli esponenti di spicco della scuola pittorica veneta e del manierismo. Il suo celebre pseudonimo, "Tintoretto", deriva dal mestiere del padre, che era tintore di tessuti di seta.

La sua energia esuberante nell'arte gli valse anche il soprannome "il furioso" o "il terribile", secondo il famoso critico d'arte Giorgio Vasari. Tintoretto era noto per il suo vigoroso uso della prospettiva e dei giochi di luce, caratteristiche che lo rendono un precursore dell'arte barocca. Considerato uno dei più grandi pittori del Rinascimento e di tutti i tempi, Tintoretto, insieme a Paolo Veronese, ha contribuito a mantenere alto l'onore della pittura veneta a livello internazionale, anche dopo la morte di Tiziano.

Famoso per gli spettacolari effetti di chiaroscuro nelle sue opere, l'artista utilizzava spesso fondi scuri per esaltare la luce, una tecnica che avrebbe poi influenzato maestri come Caravaggio e El Greco. L'impatto della sua arte non si è fermato al suo tempo, ma è andato oltre, permeando anche i movimenti artistici successivi, come l'Impressionismo. Tintoretto rimane, quindi, non solo una figura centrale del Rinascimento, ma anche una fonte d'ispirazione perpetua nel panorama dell'arte mondiale.

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