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Alla Quiete c’è l’accordo sindacale

Dal primo marzo l’organizzazione della struttura è passata in mano a Sereni Orizzonti di Udine

Alla Quiete c’è l’accordo sindacale

Un passaggio di consegne e nel contempo gestionale che non ha cambiato le sorti della valida struttura socio – sanitaria “La Quiete” di Fiesso Umbertiano, storica casa di riposo del territorio la quale da sempre si prende in maniera fattiva cura degli anziani e dei fragili. Come è noto dallo scorso marzo l’organizzazione dell’intera struttura è passata nelle mani del gruppo Sereni Orizzonti di Udine attraverso l’acquisto dalla cooperativa emiliana San Tiziano di Castelfranco: coinvolti a questo proposito ben 31 dipendenti per lo più donne.

In questa ottica sono state attivate delle assemblee sindacali con le lavoratrici ed i lavoratori fin dalle fine di febbraio per poter illustrare e fare comprendere le fasi del passaggio gestionale e raccogliere di conseguenza le criticità e le richieste, tali da consentire il modo di dare effettiva continuità al valido servizio rivolto ai cinquanta ospiti della struttura. L’obiettivo, come hanno evidenziato le forze sindacali del terzo settore, è stato quello di non fare perdere nulla sotto il profilo economico e soprattutto di monitorare continuamente le necessità di chi ogni giorno eroga i servizi rimanendo vicino alle persone. Si è trattato di un passaggio che inizialmente ha vissuto qualche interrogativo e perplessità, per via del cambiamento fra una cooperativa locale di piccole dimensioni ed un leader di indubbio valore nel settore socio-sanitario che gestisce decine di strutture analoghe in tutto il territorio nazionale.

L’accordo firmato dalla Cisl Fp per la struttura “La Quiete” prevede, per il periodo intercorrente fra il subentro della Serena Orizzonti ed il rinnovo del Ccnl Aiop Rsa, una serie di garanzie e di tutele che di base non ci sarebbero state, attraverso l’acquisto del ramo di azienda è stata portata solo la quota economico-stipendiale tra le vecchia e nuova proprietà. Come sindacato, invece, è stato chiesto di portare avanti delle misure di tutela importanti. L’accordo firmato prevede il pagamento della malattia nel periodo di carenza (primi tre giorni) al 100%, in maniera indipendente dal numero degli eventi, oltre al fatto di avere la garanzia degli scatti di anzianità maturati in precedenza, si aggiunga inoltre bonus economici da 15 e 20 euro per ogni volta che il lavoratore viene chiamato in servizio vuoi per un turno aggiuntivo o di sostituzione.

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