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Adria

Enrico Martinolli, saggio e operoso

Vicesindaco nella giunta Cester, tra i fondatori dell’istituto Maddalena e della Centrale del latte

Enrico Martinolli, saggio e operoso

Ricorrono 10 anni dalla scomparsa di Enrico Martinolli, una delle figure più note e autorevoli nel panorama politico, economico, imprenditoriale, sociale e culturale adriese nella seconda metà del Novecento. In occasione di tale ricorrenza lo storico Aldo Rondina ha scritto un profilo in occasione della messa di trigesimo fatta celebrare dai figli Alessandra, Federica e Marco.

Conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale negli anni 1956/’58 Martinolli fu protagonista di una breve esperienza di amministrazione pubblica come consigliere comunale, assessore alle finanze e vice sindaco nella giunta Cester. Assunse la presidenza dell’Ascom locale che guidò con competenza dal 1977 al 1999, diventando punto di riferimento della categoria. “Martinolli – prosegue lo storico - si è però distinto anche in altri settori come la scuola, per dare al territorio un Istituto tecnico commerciale come il Maddalena di cui resse il cda dal 1961 al 1973. Membro della terza commissione tributaria del Veneto, diede il suo apporto in diversi cda operanti nella zona. In tempi diversi operò come consigliere della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, consigliere della Banca popolare del Polesine e membro del collegio dei probiviri di Bancadria-Credito cooperativo del Delta”.

E ancora: “Socio del Rotary club dal 1957, svolse per molti anni la delicata mansione di segretario. Iscritto all’Azione cattolica della Cattedrale, ancor giovanissimo si dedicò alle opere di carità partecipando concretamente alle iniziative a sostegno dei poveri indette dalla San Vincenzo cittadina”.

Nell’omelia funebre pronunciata in Cattedrale, mons. Mario Furini ne rimarcò la spiritualità definendolo “uomo saggio e operoso, ma soprattutto uomo di fede”. In lui, ricordò l’arciprete, “fu sempre prioritario il valore della famiglia condiviso con la moglie Maria Pia, scomparsa nel 2007. Qualche anno fa, con un prezioso atto di omaggio alla memoria ai genitori, i figli hanno promosso il restauro di un “Graduale cinquecentesco” a foliazione continua, appartenente all’archivio capitolare della Cattedrale perché rimanga a testimonianza perenne del loro affetto.

“Quando a distanza di anni dalla scomparsa di una persona cara, viene naturale l’esclamazione ‘sembra ieri!’ - esordisce Rondina - allora ci si rende conto della grandezza di quella persona al passare del tempo. Enrico Martinolli, noto come il ragioniere, è un nome storico del commercio adriese: negli anni Sessanta e Settanta fu uno dei personaggi più influenti nel mondo politico, sociale ed economico. Sotto certi aspetti si può dire che fu un uomo geniale perché non limitò la propria attività alla sola area d’influenza commerciale delle aziende di famiglia, ma con pari impegno e fervore dedicò molte energie a iniziative destinate a migliorare settori fondamentali dell’economia polesana. In particolare la SplA, Società produttori latte Adria, di cui fu cofondatore nel 1955, tra le prime centrali sorte nel Veneto, poi confluita nel 1961 nella più articolata cooperativa l’Adriatica. Così come la ben nota Fama, moderna società per la produzione di mobili costituita con i fratelli che, per molti anni, diede lavoro a decine di operai qualificati nel settore”.

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