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Gabbiani aggressivi: turisti spaventati a Venezia

La situazione, negli ultimi anni, è peggiorata

Gabbiani a Venezia: tra natura e convivenza urbana

Venezia, la città sospesa tra acqua e cielo, è da sempre un luogo di meraviglia e mistero. Tuttavia, negli ultimi anni, un nuovo protagonista ha catturato l'attenzione di turisti e residenti: il gabbiano reale. Questi volatili, un tempo discreti abitanti della laguna, sono diventati una presenza costante e, per alcuni, inquietante. Ma cosa si cela dietro il loro comportamento apparentemente aggressivo?

Chiunque abbia passeggiato per le calli veneziane avrà notato la destrezza con cui i gabbiani rubano cibo dalle mani dei passanti. Un comportamento che, come spiega Francesca Coccon, naturalista e ricercatrice senior di Corila, è del tutto naturale. "Rubare il cibo è una prassi comune tra i gabbiani, sia in natura che in città", afferma Coccon. Questo comportamento, noto come "cleptoparassitismo", è una strategia di sopravvivenza che i gabbiani hanno affinato nel tempo, soprattutto dopo il 2016, quando la raccolta dei rifiuti è stata modificata, riducendo la loro principale fonte di cibo.

Il turismo di massa, con la sua inconsapevolezza, ha reso i visitatori facili prede per i gabbiani. Nonostante i cartelli di avviso sparsi per la città, molti turisti ignorano il fenomeno, facilitando i furti di cibo. "La consapevolezza è fondamentale", sottolinea Coccon. "Basta proteggersi e diminuire la visibilità del cibo per ridurre drasticamente i tentativi di furto".

Con la diminuzione dei rifiuti, i gabbiani hanno riscoperto antiche abitudini, come la predazione di altre specie animali. Granchi, seppie e colombi sono diventati parte della loro dieta. Un comportamento che, sebbene possa sembrare aggressivo, è in realtà un ritorno a pratiche ancestrali. "La predazione è una strategia alimentare di base per i gabbiani", spiega Coccon.

Corila, in collaborazione con il Cnr, sta sviluppando modelli previsionali per gestire la popolazione di gabbiani, proponendo anche la sterilizzazione di alcuni individui per limitare i disturbi legati alla riproduzione. "Conoscere i gabbiani è fondamentale", conclude Coccon. "Venezia sta facendo la sua parte, ma è essenziale che anche i visitatori siano più attenti". La sfida della convivenza tra umani e gabbiani a Venezia è complessa, ma non insormontabile. Con una maggiore consapevolezza e informazione, è possibile trovare un equilibrio che rispetti la natura e la vita urbana.

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