Cerca

Rifiuti

“Promossi” i fanghi di Enibioch4in

Favorevoli i risultati dei campionamenti a Gavello mentre va avanti il progetto per il biometano

“Promossi” i fanghi di Enibioch4in

Il campionamento dei terreni ha “promosso” i fanghi di Enibioch4in Aprilia, la controllata di Eni che gestisce lo stabilimento di Ca’ Bianca, già Nuova Amit e poi Fri-El Green Power. E ora, in attesa di varare il nuovo impianto di biometano, l’azienda, ha ottenuto dalla Provincia la possibilità di modificare l’Autorizzazione unica ambientale relativamente alle aree di destinazione del prodotto finale.

L’impianto in via Curtatone a Boara Polesine è attivo nel “recupero di rifiuti non pericolosi mediante conversione aerobica di biomasse selezionate (condizionamento/stabilizzazione e compostaggio), per la produzione di materiali organici destinati all’agricoltura. Inoltre, l’elevata specializzazione nella lavorazione di matrici organiche consente all’azienda di produrre e commercializzare un concime organico (compost Acq) di alta qualità”.

A Ca’ Bianca ci sono due “filiere” parallele: lo stabilimento di trattamento della Forsu, la frazione organica rifiuti solidi urbani, per la produzione di compost, con una potenzialità di 40mila tonnellate l’anno, e quello di trattamento, stoccaggio e condizionamento, di fanghi da impianti di depurazione civili ed agroalimentari per lo spandimento in agricoltura, con una potenzialità di 10mila tonnellate l’anno di fanghi e 3mila di materiale lignocellulosico.

Enibioch4in Aprilia ha chiesto alla Provincia di modificare le aree di spandimento, perché un terreno di ben 20 ettari a Gavello, utilizzato fino a poco tempo fa, non è più nella sua disponibilità.

A questo punto è scattato il controllo, perché, come si legge nella determina dell’area ambiente della Provincia del 29 maggio, risultava “necessario procedere alla verifica conclusiva dell’idoneità dei terreni, per la chiusura dell’attività di distribuzione fanghi”.

E’ stato così presentato un piano di campionamento dei terreni dell’azienda agricola di Gavello trasmesso da Arpav ed è stata poi rilasciata da Arpav Treviso la validazione del Piano di campionamento, visto che le analisi dei terreni sono risultate “conformi” ai sensi della normativa regionale, in particolare alla delibera di giunta regionale 2241/2005.

Con la modifica dell’allegato tecnico all’Autorizzazione unica ambientale adottata per l’attività di spandimento fanghi biologici civili ed agroalimentari ed altri rifiuti speciali non pericolosi, provenienti dall’impianto di recupero di Boara Polesine si rinnova dunque l’elenco di terreni autorizzati, di proprietà di sei diverse aziende agricole.

Ben quattro sono a San Martino di Venezze, per una superficie rispettivamente di 22 ettari, 25 ettari, 6 ettari e quattro ettari. Due, invece, sono fra Buso e Sarzano, una di 42 ettari, l’altra di 16 ettari.

Intanto, EniBioCH4in Aprilia sta completando la realizzazione del progetto per la realizzazione di un impianto di bio-digestione anaerobica con produzione di biometano, da aggiungere all’impianto di trattamento e compostaggio, mantenendo inalterato il volume attualmente autorizzato, pari a 40mila tonnellate l’anno.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400