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SALUTE
04.06.2025 - 20:10
La miopia infantile è un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti, tanto da essere definito una vera e propria emergenza sanitaria. Secondo i dati presentati al Congresso della Società Italiana di Pediatria a Napoli, entro il 2050, la metà dei bambini e ragazzi potrebbe soffrire di miopia se non si interviene tempestivamente. Attualmente, questa condizione riguarda già il 36% dei bambini tra i 5 e i 19 anni, con un incremento del 50% negli ultimi trent'anni.
Paolo Nucci, professore di Oftalmologia all'Università degli Studi di Milano e presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo, ha spiegato come il quadro clinico della miopia sia cambiato nel tempo. Se un tempo l'età di insorgenza era attorno ai 12-13 anni, oggi la miopia inizia molto prima e progredisce più rapidamente. Questo fenomeno è accompagnato da un allungamento del bulbo oculare, che predispone a gravi complicanze come il distacco di retina, la cataratta precoce e il glaucoma.
Gli esperti sottolineano che la miopia non è più solo un difetto visivo, ma una condizione patologica che altera la struttura dell'occhio. I principali responsabili di questa epidemia sono gli stili di vita moderni: vita sempre più indoor, uso prolungato di dispositivi elettronici come tablet e smartphone, eccessivo tempo dedicato alla lettura e allo studio da vicino. Tutti questi fattori riducono l'esposizione alla luce naturale, aumentando il rischio di sviluppare miopia.
La prevenzione è considerata l'arma più efficace contro questa emergenza. "L'attività all'aperto è la migliore alleata della prevenzione", avverte Nucci. Trascorrere più tempo all'aria aperta aiuta a contrastare l'allungamento del bulbo oculare stimolando la produzione di dopamina, una sostanza che protegge l'occhio dalla miopizzazione. Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria, osserva che l'aumento della miopia è un ulteriore segnale di allarme di uno stile di vita che mette a rischio lo sviluppo globale dei bambini.
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