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L’appuntamento

“Il treno Zls non si può perdere”

L’assessore Marcato all’appuntamento organizzato dalla Uil in piazza: “Né alibi né scuse”

“Il treno Zls non si può perdere”

L’assessore Marcato all’appuntamento organizzato dalla Uil in piazza: “Né alibi né scuse”

Mattia Tridello

ROVIGO - “Se questo territorio perde questa occasione della Zls non ha né alibi, né scuse”. Parole forti ma anche dirette quelle dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, espresse ieri mattina in apertura del convegno “Un territorio ai margini e l’importanza della Zls”, il secondo appuntamento della due giorni, targata Uil, che ha portato in piazza Vittorio Emanuele II un truck tutto azzurro per parlare di lavoro, in tutte le sue sfaccettature. E proprio dialogando di opportunità occupazionali, non poteva non essere al centro il nodo della zona logistica semplificata (Zls), strumento che si prefigura già come l’opportunità capace di sbrogliare la matassa del tessuto economico polesano, come noto, in sofferenza. Ed è alludendo allo scioglimento delle fazioni, che l’assessore si è appellato: “Zls Bluegate è un detonatore per questo territorio. Lo dico ai sindaci, agli operatori, imprenditori, sindacati, ai sistemi bancari, politici, a chiunque: non abbiamo bisogno di polemiche ma di alleati; non ci nascondiamo che ci sono aree a criticità molto più radicate rispetto ad altre, due di queste sono sicuramente il Polesine e Porto Marghera che ora possono crescere in attrattività anche grazie agli 80 milioni di credito d’imposta previsti. Gli amministratori non perdano la fermata di questo treno”.

Commentando i recenti passi avanti della scorsa settimana (quando, sia a Venezia- Chioggia, che Rovigo - Occhiobello, sono atterrai da Emirati Arabi Uniti, Germania, India e Sud Africa, vari imprenditori in sopralluogo alle aree di investimento) Massimo Barbin, direttore sede rodigina Confindustria Veneto Est, ha commentato: “E’ una vera opportunità per un territorio che ha sofferto più di altri di un gap non da poco. Gli investitori hanno modo di espandersi nelle zone interportuali, con tutte le loro caratteristiche, ma anche retroportuali, con gli spazi ad esempio dedicati alla manifattura. Indubbio che il vero motore che attrae è la semplificazione burocratica”.

Concretamente, ha seguito Marcato: “Sono previste 177mila nuove unità lavorative. Vogliamo però un lavoro di qualità. Ringrazio Uil perché, a differenza di altre situazioni, ha voluto un confronto vero perché ci crede, ha preferito non fare polemiche ma dare contributi veri”.

Prova dell’efficacia marchiata “Zls”, l’intervento del presidente dell’autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale Fulvio Lino Di Blasio, che non ha mancato di accennare importanti novità: “La Volkswagen ha scelto il porto di Venezia per avviare un’attività di movimentazione dei veicoli, partirà nell’ottobre 2025 con l’arrivo della prima nave al terminal Vezzani. Dopo la riqualificazione, sarà un hub intermodale dedicato al traffico ro-ro (roll-on/roll-off) di veicoli. È un’operazione certamente storica fatta tramite il terminal Vezzani, canale sud Venezia, con la nota casa concessionaria che ha scelto di riposizionare tutta la propria logistica (dai siti produttivi della Germania del sud) in laguna, quindi ricollegandosi con Turchia, estremo oriente e Cina”. Anche Chioggia, l’altra area interessata dal piano, continua Blasio: “Riparte attraendo investimenti in due settori chiave: il project cargo (cioè grossi manufatti industriali che hanno bisogno di aree per essere costruite in banchina e successivamente essere trasportate via nave) e il rilancio del comparto turistico. L’autorizzazione del cantiere Cimolai è stata rilasciata in tempi rapidi grazie al nuovo sportello digitale “autorizzazione unica” che semplifica l’iter burocratico con possibilità di avere un unico interlocutore al quale affidare le proprie pratiche, con un ritorno completo nei tempi, cosa che attira e interessa di più gli investitori”.

Hanno chiuso il tavolo il segretario generale Uil Trasporti, Marco Verzari, insieme ai coordinatori di Venezia e Rovigo, Giuliano Gargano e Gino Gregnanin. Unanime l’appello alla coesione d’intenti: “In ogni caso, i territori si devono ora attivare, insieme alle forze economiche, per creare un terreno flessibile in grado di accogliere, bisogna farsi trovare pronti”, ha concluso Blasio.

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