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verso il referendum

Cinque schede per 180.896

Gli elettori in tutto il Polesine assommano a 88.414 uomini e 92.482 donne

Cinque schede per 180.896

Sono 180.896 i polesani aventi diritto al voto, 88.414 uomini e 92.482 donne, che domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 sono chiamati ai 274 seggi che già oggi saranno allestiti in tutto il Polesine, 55 dei quali a Rovigo, compresi quello all’ospedale e quello all’Iras, per esprimersi sui cinque quesiti referendari, quattro sul lavoro, promossi dalla Cgil, e uno sulla cittadinanza, promosso da +Europa.

Per avere un’idea del calo demografico, nel 2000 gli aventi diritto in provincia erano 211.290. Il Comune con meno elettori? E’ Villanova Marchesana, dove gli aventi dirotto sono appena 599.

Per i referendum abrogativi, che intervengono sulla legislazione esistente “cassando” leggi ordinarie o parti di esse, è necessario il raggiungimento del quorum: questo significa che, per avere effetto deve votare il 50% più uno degli elettori totali.

Questo è il 78esimo referendum abrogativo della storia Repubblicana, che è iniziata proprio con un referendum istituzionale su Repubblica o monarchia. Il primo referendum abrogativo, però, risale al 1974, sull’abolizione del divorzio, con un’affluenza all'87,7% e una quota di sì fermatasi al 40,7%. In tutto, nel 45% dei referendum abrogativi non è stato raggiunto il quorum, mentre in 39 referendum il quorum è stato raggiunto. E, in 23 casi, ha vinto il sì.

L’ultimo referendum in ordine di tempo, il 12 giugno 2022, su cinque quesiti sull’ordinamento dello stato, dalla separazione delle funzioni dei magistrati alla limitazione della custodia cautelare, che era stato promosso da Lega e Radicali ha visto al voto appena un quarto degli elettori, il 20%. In Polesine, l’affluenza era stata leggermente superiore, il 24,38%.

Al referendum precedente, che però era un referendum costituzionale, del settembre 2020, sulla riduzione del numero dei parlamentari, in Polesine votò il 64,32% degli aventi diritto. Ancora di più nel dicembre 2016, nell’altro referendum costituzionale, il 74,07%, quando fu bocciata la cosiddetta riforma costituzionale “Renzi-Boschi”.

Al referendum abrogativo “bloccatrivelle”, dell’aprile 2016, il quorum non fu raggiunto e in Polesine votò il 39,32% degli elettori. Mentre a quello del 2011, sempre abrogativo, in particolare su acqua pubblica e nucleare, in provincia di Rovigo votò il 56,83%, mentre a livello nazionale il 57,04%.

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