Trapper e gestore di piscina, volano gli stracci

Prima la polemica col trapper, poi un raid vandalico: una settimana complicata per la piscina comunale di Monselice. Al centro della scena, il noto trapper Baby Touchè e Marco Canova, gestore della piscina comunale, protagonisti di un acceso confronto che ha avuto ripercussioni ben oltre le mura dell'impianto di via Carrubbio.

UNA LITE CHE FA DISCUTERE
Tutto ha avuto inizio mercoledì scorso, quando Baby Touchè è stato accusato da Marco Canova di aver molestato e offeso una dipendente della piscina, a seguito di un diverbio sul pagamento di un lettino. La situazione è degenerata rapidamente, con Canova che sostiene di essere stato spinto a terra dal trapper, come mostrano anche i video delle telecamere di sorveglianza. L'intervento dei carabinieri è stato inevitabile, portando la vicenda sotto i riflettori della cronaca locale.

LA RISPOSTA DI BABY TOUCHÈ
Dopo alcuni giorni di silenzio, Baby Touchè ha scelto di rispondere alle accuse attraverso una storia su Instagram, pubblicata sabato 7 giugno. Nel video, il trapper appare disteso su un lettino, con la temperatura esterna indicata a 78 gradi Fahrenheit, e si sfoga con parole forti: "Come ca…o fate a pensare che ci ho litigato per un lettino? Come ca…o state? Per un lettino?". Un messaggio che, se da un lato conferma il suo carattere irriverente, dall'altro solleva dubbi sulla reale dinamica dei fatti.

UN RAID VANDALICO CHE COMPLICA LA SITUAZIONE
Come se non bastasse, nella notte successiva alla pubblicazione della storia di Baby Touchè, la piscina comunale di Monselice è stata teatro di un raid vandalico. Gli ignoti hanno causato ingenti danni, rubato denaro e tentato di scassinare alcune strutture. Un episodio che ha ulteriormente complicato la situazione, portando i carabinieri ad avviare un'indagine per fare chiarezza su quanto accaduto.