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Sanità

Emergenza caldo, il piano per proteggere i più fragili

Lo ha varato la Ulss 6 Euganea

Le massime si impennano verso i 40°

Come affrontare le sfide poste dal caldo estivo, soprattutto quando si tratta di proteggere una popolazione sempre più anziana e vulnerabile? L'Usl 6 Euganea ha risposto a questa domanda con un piano di intervento dettagliato, attivo fino a metà settembre, per mitigare gli effetti delle temperature estreme. Questo piano si basa sul Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione, e mira a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini più fragili.


Nel territorio dell'Usl 6 Euganea, i numeri parlano chiaro: su 929.235 residenti, l'indice di invecchiamento è in continua crescita. Lo scorso anno, questo indice ha raggiunto il 202,7%, indicando che la popolazione over 65 è oltre due volte e mezza quella giovanile. Questo dato non solo sottolinea l'urgenza di un intervento mirato, ma evidenzia anche l'aumento delle persone affette da patologie croniche, particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici.


Fino al 15 settembre, l'Arpav emetterà quotidianamente bollettini sullo stato climatico di quattro aree, integrando previsioni meteo con il monitoraggio dell'ozono, dell'indice di disagio fisico e della qualità dell'aria. In caso di disagio intenso prolungato, la sala operativa della Protezione civile, in collaborazione con i medici reperibili, invierà avvisi di allarme climatico ai servizi sanitari e alle direzioni generali, garantendo una risposta tempestiva e coordinata.


Il piano di intervento si concentra sull'identificazione e il supporto della popolazione a rischio, in particolare gli over 75 in condizioni di solitudine e fragilità. I medici di medicina generale sono chiamati a sorvegliare i pazienti più vulnerabili, con la possibilità di avviare un'assistenza programmata e protocolli di assistenza domiciliare. L'informazione gioca un ruolo chiave: gli utenti fragili vengono istruiti sulle norme igienico-sanitarie e sull'uso corretto della terapia farmacologica, con eventuali correzioni.


Durante l'emergenza, i Servizi infermieristici di assistenza domiciliare (Siad) e l'assistenza domiciliare integrata (Adi) assicurano interventi coordinati. I centri diurni e le residenze protette offrono accoglienza e sollievo alle famiglie, con progetti di accoglienza diurna o residenziale. La Centrale operativa territoriale e quella Adi sono attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7, garantendo pronta disponibilità infermieristica. Il Suem 118, invece, risponde alle richieste di intervento urgente.


Per ulteriori informazioni, i cittadini possono contattare il numero verde regionale 800-535535. Questo piano rappresenta un esempio di come un'organizzazione sanitaria possa rispondere in modo efficace e coordinato alle sfide poste dai cambiamenti climatici, proteggendo i membri più vulnerabili della comunità.

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