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Opera Prima, via agli spettacoli

Dalle 15 l’installazione “Dunque siamo!”, poi coreografia argentina e dopofestival

Opera Prima, via agli spettacoli

Dalle 15 l’installazione “Dunque siamo!”, poi coreografia argentina e dopofestival

Da oggi a domenica torna a Rovigo il festival Opera Prima. Unico festival del territorio polesano ad essere riconosciuto dal ministero della cultura attraverso il Fnsv e primo festival di teatro ad ottenere tale riconoscimento in Veneto, Opera Prima rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti per il teatro di ricerca italiano e internazionale.

La programmazione inizierà oggi dove dalle 15 alle 19 sarà possibile partecipare all’installazione per uno spettatore alla volta “Dunque siamo!” del collettivo Momec, un’esperienza che intende accendere la scintilla dell’intima rivolta contro la propria passività: da chiusi in noi stessi a rivolti verso ciò che ci circonda, da soggetti passivi che passeggiano lungo lo scorrere degli eventi a persone attive che l’evento lo creano, compiendo un gesto di ribellione all’ignavia. La performance dura 15 minuti e sarà possibile parteciparvi fino a domenica 15 giugno.

Dalle 16 alle 18 ai giardini Due torri sarà possibile partecipare al primo incontro del laboratorio critico “Che cavolo guardi?”, un percorso di approfondimento dello sguardo condotto da Michele Pascarella, critico e studioso di teatro, che accompagnerà tutta la durata del Festival.

La programmazione di mercoledì proseguirà poi in piazza Annonaria alle 19.30 con la coreografa argentina Amalia Salle della compagnie Bahia, che presenta Avant que j’oublie - prima che mi dimentichi, un lavoro sull’Alzheimer e sul passaggio delle generazioni. Cosa succede quando la memoria vacilla, quando l’oblio disturba l’identità di chi amiamo? Questo spettacolo, pieno di dolcezza, speranza e momenti sorprendenti, ci invita a esplorare la forza dell’amore e la bellezza fragile della memoria. Attraverso la storia di una famiglia come tante altre, questo quartetto di interpreti di diverse generazioni (tra i 24 e i 72 anni) rende omaggio a ciò che resta, e a ciò che si crea, quando tutto sembra svanire.

La serata terminerà infine alle 22 ai giardini Due Torri, con il dopofestival realizzato in collaborazione con Hops, dove sarà possibile ascoltare il dream-folk popolare di AMarti, cantante di Porto Garibaldi. Per accedere agli spettacoli è previsto un biglietto unico giornaliero di 15 euro, acquistabile online su Liveticket o in biglietteria alla Pescheria nuova di Corso del Popolo.

Sul festival arriva anche un commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Il festival Opera Prima è una delle esperienze culturali più vivaci e coraggiose del nostro territorio, in particolare polesano. Una rassegna che è una vera e propria fucina di talenti, un laboratorio internazionale dove le nuove generazioni artistiche possono esprimersi, confrontarsi e contribuire a scrivere il futuro del teatro. Con grande orgoglio salutiamo il ritorno, a Rovigo, di una manifestazione che da oltre trent’anni rende il Veneto punto di riferimento per la sperimentazione scenica e la libertà espressiva”.

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